Cannes 2020: la Selezione Ufficiale di un festival che non si farà
Nel corso di una lunare presentazione in streaming, Thierry Frémaux ha annunciato l'elenco dei film che nel 2020 si potranno fregiare del "bollino di qualità" garantito dalla Selezione Ufficiale del Festival di Cannes. Non ci sono italiani, nemmeno Tre Piani di Moretti: tutti a Venezia?
Nel corso di una diretta streaming un po' surreale, il delegato generale del Festival di Cannes, Thierry Frémaux, ha annunciato la Selezione ufficiale dell'edizione 2020 del festival francese. Quello che non c'è stato in maggio per via della pandemia globale, e che non si terrà nemmeno nei restanti mesi del 2020.
Cannes e Frémaux hanno voluto ugualmente annunciare la loro Selezione Ufficiale, ovvero l'elenco dei film che sarebbero stati proiettati sulla Croisette se il Festival si fosse tenuto. E, ovviamente, che hanno accettato di fregiarsi col prestigioso bollino di garanzia di Cannes per uscire in sala e di non essere quindi disponibili a essere presentati ad altri festival (come, ad esempio, quello di Venezia) sotto il segno di quella manifestazione.
In molti, ovviamente, hanno visto nell'atteggiamento di Frémaux e del suo festival - che hanno atteso oltre ogni legittimo limite di ufficializzare la cancellazione del festival, e che si si sono ostinati a voler rendere pubblica questa "Selezione Ufficiale" - un modo per penalizzare la concorrenza veneziana. Anche e soprattutto perché, al momento, sembra proprio che la Mostra del Cinema si terrà regolarmente o quasi, a seconda di quante limitazioni ci saranno dovute ai protocolli di sicurezza imposti dal governo italiano a tutela della salute pubblica.
Fremaux, dal suo punto di vista, sostiene che l'annuncio della Selezione Ufficiale 2020 serve invece a sostenere i film meritevoli che lui e la sua squadra hanno visto durante il processo di selezione, e di sostenerli col prestigio che il marchio di Cannes può garantire loro, nelle sale e negli altri festival che decideranno di ospitarli.
Qualche che sia la verità, ecco l'elenco dei film annunciati da Thierry Frémaux. Con l'esclusione di Last Words di Jonathan Nossiter, co-produzione italo-francese, non c'è nemmeno un titolo italiano, il che lascia pensare che tutti i papabili - Moretti incluso - possano essere presentati al Festival di Venezia 2020).
Cannes 2020: i film della Selezione Ufficiale
The French Dispatch, di Wes Anderson
Eté 85, di François Ozon (nei cinema francesi dal 15 luglio)
Asa ga Kuru (True Mothers), di Naomi Kawase
Lovers Rock e Mangrove, di Steve McQueen (episodi antologici)
Druk (Another Round), di Thomas Vinterberg
ADN (DNA), di Maïwenn
Last Words, di Jonathan Nossiter
Heaven: To The Land of Happiness, di Im Sang-soo
El olvido que seremos, di Fernando Trueba
Peninsula, di Yeon Sang-ho
In the Dusk (Au crépuscule), di Sharunas Bartas
Des hommes, di Lucas Belvaux
The Real Thing, di Koji Fukada
Passion simple, di Danielle Arbid
A Good Man, di Marie-Castille Mention-Schaar
Les Choses qu’on dit, les choses qu’on fait, di Emmanuel Mouret
Souad, di Ayten Amin
Limbo, di Ben Sharrock
Rouge (Red Soil), di Farid Bentoumi
Sweat, di Magnus von Horn
Teddy, di Ludovic e Zoran Boukherma
February (Février), di Kamen Kalev
Ammonite, di Francis Lee
Un médecin de nuit, di Elie Wajeman
Enfant terrible, di Oskar Roehler
Nadia (Butterfly), di Pascal Plante
Here We Are, di Nir Bergman
Septet: The Story of Hongkong, d’Ann Hui, Johnnie To, Tsui Hark, Sammo Hung, Yuen Woo-Ping, Patrick Tam e Ringo Lam
Falling, di Viggo Mortensen
Pleasure, di Ninja Thyberg
Slalom, di Charlène Favier
Casa de antiguidades (Memory House), di Joao Paulo Miranda Maria
Broken Keys (Fausse note), di Jimmy Keyrouz
Ibrahim, di Samir Guesmi
Beginning (Au commencement), di Dea Kulumbegashvili
Gagarine, di Fanny Liatard e Jérémy Trouilh
16 printemps, di Suzanne Lindon
Vaurien, di Peter Dourountzis
Garçon chiffon, di Nicolas Maury
Si le vent tombe (Should The Wind Fall), di Nora Martirosyan
John and The Hole, di Pascual Sisto
Striding into The Wind (Courir au gré du vent), di Wei Shujun
The Death of Cinema and My Father Too (La Mort du cinéma et de mon père aussi), di Dani Rosenberg
En route pour le milliard (The Billion Road), di Dieudo Hamadi
The Truffle Hunters, de Michael Dweck di Gregory Kershaw
9 jours à Raqqa, di Xavier de Lauzanne
Antoinette dans les Cévennes, di Caroline Vignal
Les Deux Alfred, di Bruno Podalydès
Un triomphe (The Big Hit), di Emmanuel Courcol
L’Origine du monde, di Laurent Lafitte
Le Discours, di Laurent Tirard
Aya to Majo (Earwig and The Witch), di Goro Miyazaki
Flee, di Jonas Poher Rasmussen
Josep, di Aurel
Soul, di Pete Docter