Apple stringe un accordo con A24 per la produzione di film originali
Si prepara la discesa in campo di un nuovo, importante competitor nel mondo del cinema e dello streaming. Nel segno dell'art house.
Il cinema del futuro è un continente ancora tutto da scoprire, impossibile da mappare perché fluido e mutevole, e la strada per arrivarci è zeppa d'insidie e sabbie mobili, battuta dalle raffiche opposte della tradizione della sala da un lato, e dalle sirene dei colossi dello streaming dall'altro.
Basti pensare alle polemiche sorte attorno alla decisione del governo, in questi giorni, d'imporre a Netflix e agli altri player del settore a un periodo finestra che separi l'uscita del film in sala dalla sua diffusione in streaming.
O le polemiche del Festival di Cannes e le risposte di Venezia di qualche mese fa, o quella attualmente in corso contro negli Stati Uniti che accusano le uscite limited dei film di Netflix in sala di essere insufficienti e pretestuose per poter candidare un film come ROMA all'Oscar come miglior film.
Ma, in tutta questa incertezza, le cose continuano a muoversi, e gli investimenti ad arrivare da parte delle più importanti corporation del pianeta. E se non è un mistero che Apple sta sviluppando da tempo un suo servizio streaming pronto a fare concorrenza a Netflix, Amazon e Disney (anche lei in arrivo), notizia di queste ore è che la casa della Mela entrerà anche nel grande gioco della produzione, e che per farlo non fonderà una branca apposita, come ad esempio fece Amazon, ma stringendo una partenership pluriennale con una società nota per il cinema d'autore e di qualità come A24.
Fondata nel 2012 da Daniel Katz, David Fenkel e John Hodges (che l'han chiamata come l'autostrada che unisce Roma e L'Aquila, che stavano percorrendo quando hanno preso la decisione di mettersi in affari assieme), la A24 si è già portata a casa un Oscar come miglior film con Moonlight, e tra i titoli più noti che ha prodotto ci sono: Spring Breakers di Harmony Korine, Enemy di Denis Villeneuve, Locke di Steven Knight, 1981: Indagine a New York di J. C. Chandor, Ex Machina di Alex Garland, Room di Lenny Abrahamson, Lady Bird di Greta Gerwig, Il sacrificio del cervo sacro di Yorgos Lanthimos e moltissimi altri, compresi gli horror di culto The VVitch e Ereditary.
La scelta di stringere questo accordo con A24 sembrerebbe indicare la voglia di Apple di non limitarsi alla sola distribuzione in streaming ma di mirare, come stanno già facendo Netflix e Amazon, a conquistarsi una rispettabilità cinefila ai grandi festival internazionali e di dare anche distribuzione nelle sale, seppur magari limitata, ai titoli che verranno prodotti.