Vivo, ispirazioni e stile del cartoon Netflix, la nostra intervista col regista Kirk De Micco
Abbiamo incontrato online alcuni degli autori di Vivo, il musical animato Netflix dal 6 agosto sulla piattaforma: abbiamo anche intervistato in un video il suo regista Kirk De Micco.
![Vivo, ispirazioni e stile del cartoon Netflix, la nostra intervista col regista Kirk De Micco](https://mr.comingsoon.it/imgdb/PrimoPiano/126836_ppl.jpg)
Vivo sbarcherà su Netflix il 6 agosto: il film di animazione della Sony Pictures Animation, diretto dal Kirk De Micco cocreatore dei Croods, è un musical animato vecchio stile, con canzoni di Lin-Manuel Miranda, in originale doppiatore del protagonista kinkajou (un simil-procione) che dà il nome al lungometraggio. La storia lo segue mentre abbandona la sua Cuba, per andare in America a Miami e consegnare, per conto del suo anziano padrone musicista Andrés, una canzone d'amore all'unica donna che l'uomo abbia mai amato. Vivo affronta l'avventura con una parente di Andrés, Gabi, una ragazzina scatenata. Abbiamo incontrato parte del cast tecnico e artistico e abbiamo intervistato per voi in video il regista Kirk De Micco. Andiamo dietro le quinte di Vivo!
Vivo, le ispirazioni dietro al musical animato targato Netflix
Kirk De Micco ci spiega di essersi unito al progetto di Vivo "solo" nel 2016, ma che radice del film è sempre stato il cantante, attore e compositore Lin-Manuel Miranda, che in realtà ha iniziato a lavorare sul nucleo narrativo sin dal lontanissimo 2009 (non alla Sony Pictures Animation, ma ancora alla DreamWorks). Di origini portoricane, Miranda si è impegnato per riscoprire e incarnare la tradizione musicale del Centro America, coinvolgendo nella preproduzione già dal 2009 il musicista Alex Lacamoire di Miami e poi dal 2018 Juan de Marcos González del Buena Vista Social Club, come rappresentante della tradizione cubana (quest'ultimo ha visto il film come ulteriore occasione per rompere l'isolamento culturale di Cuba). Con lui a fare da tramite tra le due culture, Miranda ha garantito al cartoon una profondità musicale notevole e preziosa, mettendosi poi in gioco in prima persona appunto come doppiatore. Nell'intervista video De Micco ci spiega com'è andata: con lui approfondiamo inoltre alcuni temi della storia e i contributi visivi del direttore della fotografia premio Oscar Roger Deakins.
La cosceneggiatrice e commediografa Quiara Alegría Hudes ci ha spiegato inoltre di essere stata la principale responsabile della caratterizzazione della pazza Gabi: ispirata da sua sorella, Quiara ha creato una delle due principali figure femminili della vicenda, insieme alla cantante oggetto delle attenzioni sentimentali di Andrés, Marta Sandoval. Gabi è una "gioiosa anarchica, ma non per andare contro qualcuno, lo fa per se stessa, vogliamo celebrare l'anticonformismo". Anche la figura della diva cantante Marta ha un'ispirazione concreta vicina alla sceneggiatrice: sua madre infatti adorava La Lupe (1936-1992), una performer cubana che la commuoveva profondamente, e Marta è modellata su di lei.
Trovare l'anima di Vivo, del piccolo passionale mattatore del film, era sulla carta più difficile, perché si è scelto di non farlo comunicare verbalmente con i personaggi umani, anche se noi spettatori possiamo ascoltare quello che dice: far funzionare quelle scene, ci spiega De Micco, è stato un processo di "trial and error", si procedeva per tentativi, forti però delle capacità degli animatori e del talento di Lin-Manuel Miranda, vera bussola creativa della situazione.
Vivo, le ispirazioni visive dietro al cartoon Netflix
Oltre alla citata consulenza di Roger Deakins sulle luci, Vivo presenta uno studio dell'immagine variegato e contaminato, proprio come il suo tessuto musicale: il production designer Carlos Zaragoza e il direttore artistico Wendell Dalit ci hanno illustrato come si sia trasposta la musica in immagini, guardando al musical moderno, giocando sul contrasto tra classico e contemporaneo che permea la storia (perché "un classico è qualcosa che non ha finito di dire quello che doveva dire", ci ricordano gli autori).
La parte di Vivo ambientata a Cuba si rifà ai colori vibranti e allo stile dei poster di viaggio vintage: la missione era "estrarre la forza iconica" dei luoghi, non lavorare sul dettaglio, e lo stesso principio è stato applicato alla resa di location come Key West, le paludi delle Everglades e Miami. Qui la sezione nel locale "Mambo Cabana" ricostruisce la città come si può immaginare idealmente, facendo leva su una miscela di 3D e 2D già tenuta a battesimo con Spider-Man: Un nuovo universo. La resa visiva naturalmente risponde anche ai personaggi in scena: l'aggressiva canzone della giovanissima Gabi apre invece il sipario su una grafica ispirata dalle moderne animazioni in motion-graphics e dalla stilizzazione dei videogiochi.