Vera: la nostra intervista alla protagonista Vera Gemma
Abbiamo incontrato con molto piacere Vera Gemma, protagonista premiata alla mostra del cinema di Venezia nella sezione Orizzonti, del film Vera, di Tizza Covi e Rainer Frimmel, al cinema dal 23 marzo, dove interpreta una versione di sé.
Arriva finalmente nei cinema italiani il 23 marzo Vera, dopo aver vinto i principali premi alla Sezione Orizzonti della Mostra del cinema di Venezia e il passaggio alla festa del cinema di Roma. Il nuovo film dei bravissimi registi austro-altoatesini Tizza Covi e Rainer Frimmel non presenta stavolta, come loro consuetudine, solo personaggi reali che non hanno mai recitato prima di apparire davanti alla loro cinepresa, ma ha una protagonista nota e straordinaria che è Vera Gemma, figlia dell'attore Giuliano Gemma e della sua prima moglie Natalia Roberti. Attrice di teatro, cinema e tv, Vera Gemma in Italia è nota al grande pubblico per la sua partecipazione ai reality Pechino Express e L'isola dei famosi. Nel film, interpreta una versione di se stessa che ha molte similitudini con la sua autentica personalità (come è chiaro fin dal titolo) e alcuni riflessi delle sue storie e del suo passato. Con Vera Gemma abbiamo avuto il piacere di fare una breve chiacchierata sui temi del film e sulla sua visione del mondo.
Vera: i riconoscimenti ottenuti dal film e da Vera Gemma
Alla mostra del cinema di Venezia, Vera, dove era in concorso nella sezione Orizzonti, ha vinto il premio per la miglior attrice e la miglior regia, successo che ha replicato in altri festival internazionali come quello di Hainan, in Cina, dove di nuovo Vera Gemma è stata premiata come miglior attrice. Da noi, il Sindacato Critici Cinematografici Italiani lo ha designato "film della critica" con la seguente motivazione: "Un film metacinematografico con una protagonista fedele al suo nome, quasi pasoliniana nella volontà di mettersi in relazione con gli ultimi delle periferie romane e nell’andare alla ricerca di autenticità e bellezza. Tizza Covi e Rainer Frimmel colgono la malinconia di Vera Gemma e il suo straniamento esistenziale senza dimenticare la sua posizione di privilegio e senza giudicare né lei, né le sue scelte di vita". Noi non abbiamo trovato pasoliniano il film, se non per essere in parte ambientato nella borgata di San Basilio, dove già Covi e Frimmel avevano girato La pivellina - Non è ancora domani, ma lo abbiamo ugualmente apprezzato e vi riproponiamo qua sotto la nostra recensione.
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