Valeria Golino e Giuseppe Gaudino ci raccontano Per amor vostro
L'ultimo dei quattro film italiani in concorso al Festival di Venezia 2015
Ultimo film del concorso di Venezia 72, e ultimo dei quattro titoli diretti da registi italiani selezionati da Alberto Barbera e dalla sua commissione, Per amor vostro segna il ritorno al cinema di finzione di Giuseppe Gaudino diciotto anni dopo Giro di lune tra terra e mare.
"Nel corso di questi anni, oltre che dedicarmi all'attività documentaria, ho avuto la fortuna di occuparmi di attività politica, di promuovere e supportare il lavoro culturale nel mio paese. Soprattutto negli anni tra il 2009 e il 2012 ho portato avanti, con molti altri, diverse iniziative per rilanciare il ruolo della cultura in Italia."
Quando gli si chiede perché avesse deciso di raccontare proprio la storia di Anna, una donna napoletana che vive di timori e inerzie, donandosi senza mai pensare di meritare nulla, e che chiude gli occhi di fronte alla violenza e all'attività di usuraio di suo marito, Gaudino risponde prima in maniera ironicamente pragmatica, poi si fa più serio e approfondito: “Tra le tante che avevo in testa, ho scelto di raccontare la storia di Anna perché era la meno ambiziosa da portare al cinema in termini finanziari, dei costi che avrebbe richiesto il film," ha raccontato. "Poi devo dire che mi interessava molto raccontare quella strana sensazione che avevo, quella della costante diffusione del mecanteggiare nel mondo. Basti pensare all'improvvisa diffusione che hanno avuto i “compro e vendo oro", chiaro segno che qualcosa non stava funzionando. Infine, ci tenevo a raccontare una storia che affrontasse il problema della memoria, del trascorso di un personaggio. Nel caso di Anna, sono i riferimenti musicali del passato, la sua passione per il Quartetto Cetra, che hanno capire quale sia il background di una donna che per amore ha subìto per tutta la vita."
A interpretare questa donna, Anna, c'è Valeria Golino, mentre Adriano Giannini e Massimiliano Gallo sono i due protagonisti maschili, che drammaturgicamente sono completamente al servizio della protagonista. Con loro Gaudino ha effettuato una lunga preparazione, durata mesi, durante la quale però i dubbi sono stati più importanti e più frequenti delle certezze. "Beppe ci ha messo di fronte solo barriere, e ha sempre alimentato i nostri dubbi," ha spiegato la Golino. "Smontava sempre le nostre piccole certezze sul personaggio: anche sul set, anche durante le riprese avvenute in sequenza: girare in sequenza capita sempre più raramente, per gli attori è un privilegio raro, ma dentro questo ordine degli eventi lui scompaginava sempre tutto." "Beppe ha un immaginario molto complesso e ricco, per capirlo devi usare dei codici particolari, che sono poi quelli dell'arte," gli ha fatto eco Giannini. "Di dieci cose che ci diceva sul set, ne capivamo una, quella che magari ti serviva di meno per la scena che dovevi affrontare. Era il caos, ma quel caos che apre la porta alla creatività."
"Io non volevo che avessero certezze," ha ammesso il regista, "e quindi ero sempre pronto a cambiare il copione, per evitare che loro si sentissero sicuri di chi fosse il loro personaggio e di dove stesse andando."
Parlando di Anna, Gaudino ha detto di essersi molto divertito "a immedesimarsi in lei, e a riscrivere il personaggio per renderlo sempre più vero e autentico. Anche negli otto mesi di lavoro comune con Valeria." "Volente o nolente ho portato tanto al personaggio di Anna, anche magari quello che avrei volentieri evitato di portare," ha continuato la Golino. "Un personaggio così si sovrappone inevitabilmente a te stessa, mi sono accorta delle aderenze tra me e lei strada facendo, non è stato un processo cercato. La vera eredità di questo personaggio? Due o tre mesi fa avrei risposto che mi aveva reso fragile, che pensavo di non aver dato al regista quello che aveva voluto e che avrei voluto io. Adesso posso esprimere solo una contentezza vera e profonda: abbiamo fatto questo film contro tutto e tutti, letteralmente, e essere qui a Venezia, in concorso, è bellissimo. Tutto sembrava esserci d'ostacolo, ma un gruppo di persone mosse dalla passione ha superato tutte queste difficoltà."