Interviste Cinema

Una piccola impresa meridionale: parlano Rocco Papaleo e gli interpreti

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Alla conferenza stampa di presentazione del suo secondo film, il regista sprizza entusiasmo e felicità

Una piccola impresa meridionale: parlano Rocco Papaleo e gli interpreti

Comincia con un ricordo la conferenza stampa di Una piccola impresa meridionale.
Emozionato per la calorosa accoglienza e circondato dal suo nutrito cast, il regista Rocco Papaleo prende il microfono, si alza in piedi e dice: “Sono contento di ritrovarmi, dopo tre anni e mezzo, al cospetto di voi giornalisti. Ci tengo a ricordare, a un anno esatto dalla sua scomparsa, il capo-truccatore Francesco Nardi. Abbiamo lavorato spesso insieme e Una piccola impresa meridionale è stato il suo ultimo film”.
Poi Papaleo comincia a ringraziare uno per uno i suoi numerosi collaboratori, dallo sceneggiatore Walter Lupo al direttore della fotografia Fabio Zamarion, passando per il montatore Christian Lombardi e per la costumista Sonia Peng: “Ho avuto la fortuna di lavorare con moltissimi professionisti e sono orgoglioso di aver avuto l’opportunità di potermi esprimere di nuovo attraverso il cinema. Il secondo film di solito è quello del crollo, speriamo che nel mio caso le cose vadano diversamente. Scusate se mi dilungo, è che ho tanta voglia di parlare, sto vivendo un’emozione vera, autentica, e oggi non sarei qui se non ci fosse la Warner Bros., che ha avuto l’incoscienza di lasciarmi libero di sguinzagliare le mie pippe mentali”.

Anche se è passato del tempo da Basilicata Coast to Coast, l’esperienza di quel film scalda ancora il cuore a Rocco Papaleo: “Basilicata è stato un passepartout eccezionale, che ha dato tanto a me e alla mia terra. La mia regione si è data una scossa e ha creato la Lucania Film Commission, che sta facendo delle belle cose. Una piccola impresa meridionale l’abbiamo girato in un’altra regione, in un altro Sud: a Cabras, in provincia di Oristano, in luoghi poco conosciuti e frequentati. In comune i due film hanno l’amore per la musica. La musica è la mia materia, il mio posto dell’anima. Qui la musica ha contaminato l’incontro con gli attori, che hanno amato cantare e suonare per me”.

Sono molti i temi che Rocco Papaleo affronta in Una piccola impresa meridionale, un film nel quale l’opera di ristrutturazione di un vecchio faro si fa metafora del tentativo di ricostruzione di sé di un gruppo di personaggi.
Di questa variegata umanità fanno parte anche due ragazze che si amano (Sarah Felberbaum e Claudia Potenza) e che vengono unite in matrimonio da un ex prete.
La scena delle nozze, volutamente poetica e quasi sospesa, non ha convinto tutti e a chi la giudicava retorica, Papaleo ha prontamente risposto: “Avete reagione, qui mi sono lasciato andare con la retorica. Sono stato suggestionato fin dal principio dall’immagine delle due ragazze in abito da sposa. Si sono come materializzate di fronte a me e in un certo senso è come se avessi costruito tutto il film in funzione di quel momento. Forse gli intellettuali che vedranno Una piccola impresa meridionale si accorgeranno di questa mia debolezza, ma ho voluto pensare al grosso pubblico. Credo che resterà colpito da quell’immagine non consueta. Insomma, ho usato la retorica e il politically correct a scapito della brillantezza per spiazzare la gente. Ho pensato per esempio a come l’avrebbe presa mia madre”.

Per Riccardo Scamarcio Una piccola impresa meridionale è sicuramente un film diverso dagli altri, perché ha messo a sua disposizione un personaggio che non è un vincente (è infatti il cornuto del paese) e perché gli ha offerto la possibilità di suonare e cantare: “Avevo letto la sceneggiatura. Poi ho incontrato Rocco che mi ha detto: ‘Arturo è un pianista, vorrei che suonassi il piano e anche che cantassi. Ho sentito la sua canzone ‘La tua parte imperfetta’ e l’ho trovata bellissma. Volevo cantarla. Mi piaceva l’idea di cantare in un film e il fatto che dovessi farlo per esigenze di copione ha cancellato ogni pudore”.

Uno dei personaggi più riusciti del film è l’ex prostituta Magnolia, che Barbora Bobulova ha reso allegra e solare. L’attrice, che già in Scialla!, dove faceva una pornodiva, si era vantata della sua arsi amandi, si è divertita moltissimo sul set: “Voglio ringraziare Rocco per questo personaggio. Con Magnolia Rocco mi ha fatto un regalo. Dovete sapere che anche io canto. Un giorno Rocco è venuto a casa mia e ha visto il mio karaoke professionale. Gli ho spiegato che organizzo delle serate in cui canto insieme agli amici. Poi gli ho cantato “Sole spento” di Caterina Caselli e lui ha voluto assolutamente metterla nel film”.

Nel cast di Una piccola impresa meridionale, che esce questo giovedì in 400 copie, c’è anche Sarah Felberbaum, che è stata scelta per interpretare una donna di servizio proveneinte da un paese dell’Est: “Anche io devo ringraziare Rocco” – spiega l’attrice – “che mi ha regalato un personaggio nuovo, diverso. La prima volta che ci siamo incontrati mi ha chiesto: ‘Sai cantare?’ ‘No.’ ‘Sai ballare?’ ‘Sai recitare con un accento diverso?’ ‘No.’ A quel punto pensavo di non rivederlo mai più. Invece mi ha proposto il ruolo e mi ha fatto sentire libera di sperimentare. Ho avvicinato Valbona con facilità, ma per la lingua non so come avrei fatto senza Barbora”.

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