Tutto il mio folle amore: la nostra intervista a Gabriele Salvatores
Il regista ci parla del suo ritorno al film on the road e della sua passione per i romanzi da portare al cinema.
Dopo la presentazione, fuori concorso, al settantaseiesimo Festival di Venezia, Tutto il mio folle amore, il nuovo film di Gabriele Salvatores, arriva al cinema il 24 ottobre.
Il premio Oscar, temporaneamente passato al fantasy con Il ragazzo invisibile e Il ragazzo invisibile: Seconda generazione, ritrova qui la strada di casa tornando al road-movie, genere che lo ha reso famoso e che gli permette di parlare anche di viaggi interiori e di regalarci splendide colonne sonore all’insegna del rock & roll. Ancora una volta il regista nato a Napoli e di stanza a Milano adatta un romanzo, in questo caso "Se ti abbraccio non aver paura" di Fulvio Ervas (che racconta la vera storia di Franco Antonello e di suo figlio autistico Andrea) e sceglie un titolo che rimanda a Pasolini e a Domenico Modugno. E proprio Domenico Modugno, o meglio un cantante soprannominato "il Domenico Modugno dei Balcani" è il personaggio che Salvatores affida a Claudio Santamaria, che fa sfoggio della sua bellissima voce. Al suo fianco l'esordiente Gulio Pranno e, sulle tracce dei due attraverso i Balcani, Valeria Golino e Diego Abatantuono.
Di Tutto il mio folle amore, ci parla Gabriele Salvatores in questa intervista