Toy Story 4: la conferenza stampa con le voci italiane pensando a Fabrizio Frizzi
Riccardo Cocciante, Massimo Dapporto, Benji & Fede, Luca Laurenti, Rossella Brescia e Corrado Guzzanti hanno parlato della loro esperienza sul film Pixar.
La conferenza stampa romana di Toy Story 4, ultima fatica Disney / Pixar in arrivo in sala il 26 giugno, non può che aprirsi con un ricordo dello scomparso Fabrizio Frizzi, storica voce di Woody qui sostituito da Angelo Maggi. Riccardo Cocciante, autore delle canzoni italiane della serie sin dal primo Toy Story, lo ricorda "molto semplice, alla mano. Mi disse: ma io non so cantare! Che devo fare? E io glielo feci sentire. Era davvero l'amico di tutti." Massimo Dapporto, altra voce storica nel ruolo di Buzz Lightyear, gli fa eco: "Era difficile non simpatizzare con lui, la perdita di ha toccato tutti sul serio. Ma ci ha lasciato un esempio: io quando mi arrabbio penso alla sua risata."
Dapporto ci ha raccontato i suoi esordi dietro Buzz, 24 anni fa, quando vinse il provino per dargli la voce, ma poi stranamente la Disney gli rivolse domande su domande riguardanti ogni aspetto della sua vita: titolo di studio, indirizzo politico (!), malattie (!!). "Dissi al mio agente di aumentare il cachet che chiedevo a ogni nuova domanda. Smisero." Massimo si definisce un attore concreto e non crede nell'identificazione col personaggio, almeno dal suo punto di vista, perché dal punto di vista del pubblico è totale. "Una volta mi hanno chiesto un autografo, scrivo Massimo Dapporto e quello mi fa: ma che Massimo Dapporto, Buzz Lightyear! Ma va bene così, spero anzi di andare oltre, che ci siano un quinto, un sesto capitolo..."
Luca Laurenti è scatenato: non è la prima volta che si dedica al doppiaggio dei cartoon (lo ricordiamo squalo Lenny in Shark Tale e Ray in La principessa e il ranocchio). Qui interpreta Forky, "frutto di un sogno di una bambina", creato a partire da una forchetta che arriva dalla spazzatura. "Tutti i giocattoli dovrebbero nascere come Forky". Luca è particolarmente esaltato dal messaggio metafisico della storia: "Come quando chiedono a Forky come mai son vivo? C'ho pensato giusto l'altro giorno, ero in moto, mi son fermato vicino al cimitero e ho pensato: ma a me chi me lo dice che so' vivo?" E a dir il vero non sembra stupirsi molto della vita dei giocattoli, perché non ha dubbi sul fatto che gli oggetti abbiano un'aura speciale, in particolare le opere artistiche, ma non solo quelle.
Il rapporto di Riccardo Cocciante con Toy Story è iniziato anche 24 anni fa, "Mi chiesero di fare la mia versione di Hai un amico in me. E' una sfida, non devi essere quello che copia, devi metterci del tuo. Mi piace la nuova versione che hanno fatto Benji & Fede, la chiarezza mi piace." I due cantanti nel film doppiano anche brevemente due comparse, ma ovviamente si sono concentrati sulla loro edizione di "Hai un amico in me", ricambiando i complimenti a Cocciante, ma non limitandosi a questo: "Conoscerlo ci ha dato una forza che va oltre i suoi complimenti." Fede vuol parlare però anche del film in sè: "E' pieno di metafore, alcune più chiare, altre da interpretare. I giocattoli sono una via di mezzo tra i genitori e i fratelli maggiori, adesso riderete ma Woody mi ricorda mia madre. Mi aiuta senza farsi notare."
Corrado Guzzanti è il bizzarro Duke Caboom, giocattolo di un motociclista acrobatico: "Quand'ero ragazzino c'erano questi giocattoli, è molto anni Settanta! E' esibizionista, ma anche traumatizzato." Rossella Brescia dà la voce al personaggio della Ballerina Volante: "Non potevo resistere, faceva evoluzioni che non ho mai fatto e non farò mai! Questo è un film che lascia tanti messaggi positivi."
E a proposito di messaggi che Toy Story 4 lascia, quali evidenzierebbero? Proprio Rossella: "Si può fare tanto anche con la semplicità, come suggerisce il personaggio di Forky". Fede: "E' bella l'idea di aiutarsi a vicenda per un bene comune". Benji: "Mi piace l'idea del riciclo, del non buttare via nulla." Cocciante: "Spinge a chiederti a cosa si dà più importanza. L'affetto non dipende dal prezzo." Dapporto sottolinea l'idea della "ricerca della felicità e del proprio io". Guzzanti riflette su come Toy Story 4 sembri il capitolo "più filosofico, più esistenzialista. Hai senso solo se hai un bambino?" E ancora Fede, sostenuto da Cocciante ("se vuoi cercarti, non fermarti mai"), chiude: "Bisogna essere sempre pronti, la vita è ciclica per tutti."