The Nest: il mondo oltre il proprio nido raccontato dal regista Roberto De Feo
Un horror italiano in uscita nelle sale e in Piazza Grande a Locarno 2019

"Qualcosa di diverso". "Non il solito film italiano, ma un film di genere pronto per il mercato internazionale". Sono le frasi più ripetute dai produttori di Colorado, dai distributori di Vision, e da Roberto De Feo, regista che per l’opera prima, The Nest (Il nido) ha scelto una storia d’atmosfera, horror, che arriverà nelle sale italiane il giorno di ferragosto, quando verrà presentato nella nuova sezione Crazy Midnight del Locarno Film Festival 2019. Pugliese, classe 1981, De Feo si è fatto conoscere con alcuni cortometraggi, su tutti lo splatter Ice Cream e Child K, prodotto dalla Colorado, che ora ha deciso di seguire il filone di successo di genere inaugurato da Donato Carrisi, con un altro esordio thriller/horror.
Samuel (un convincente Justin Korovkin), costretto sulla sedia a rotelle, è un ragazzino che vive con la madre Elena (Francesca Cavallin) a “Villa dei laghi”, una residenza isolata nel verde. Un’educazione rigida, la sua, senza possibilità di lasciare la proprietà per non nessuna ragione al mondo. La famiglia allargata lo festeggia per il compleanno, mentre l’arrivo di una ragazza poco più grande, Denise (Ginevra Francesconi), porta Samuel a guardare con sempre più bramosia a quello che c’è al di là della recinzione.
“Un film come questo è il sogno di una vita”, ha dichiarato il regista incontrando la stampa, “per chi vuole fare cinema di genere in Italia. Non un classico film d’orrore come se ne vedono molti, ma un lavoro atipico, non concentrato sui jump stare (i salti per lo spavento indotti nel pubblico) o sul mostruoso, ma con un impianto narrativo e una costruzione che potessero risultare adatti a un pubblico internazionale, non riconoscibili come italiani. Questo non per snobismo, o perché non riconosco il ruolo cruciale per tanti decenni, in giro per il mondo, del genere in chiave nazionale. Girare il film sapendo di avere la fortuna della certezza di una distribuzione, mi ha permesso seguire l’obiettivo di rendere la storia più vicina possibile al pubblico che ama questo tipo di storie. Spero di esserci riuscito, di aver reso godibile dal punto di vista visivo una location che domina tutto il film e che è incredibile. Per trovarla abbiamo girato l’Europa, per poi trovarla vicino casa, cercando su google ‘casa orrori Italia’, vicino Torino, nel parco La Mandria.”
Una villa nel verde sontuosa e contemporaneamente inquietante, ormai quasi in rovina. “Ci sono andato per la prima volta da solo, scavalcando il cancello, rapito dalla location dei miei sogni, un vero colpo di fulmine. Il luogo che chiunque ami il cinema di genere sogna di trovare. Considerate che avevo appena finito di vedere Hill House su Netflix. È un luogo fuori dal tempo e dallo spazio, che dall’esterno può anche sembrare piccola, ma più ti addentri in ogni ambiente e più di regala la sensazione magica di trovarti in una storia sempre diversa. L’ultimo giorno di riprese, ho aspettato che tutti lasciassero la villa, sono rimasto solo, seduto nel salone, luogo principale delle riprese, e ho sentito come se la casa mi abbracciasse e mi desse l’in bocca al lupo. Per me The Nest è un dramma famigliare sulla scoperta di un mondo oltre il proprio nido. Le paure, i muri, i divieti sono quelli del mondo di oggi, che ci impediscono di entrare e uscire. Volevo esplicitare questa metafora, non mi sembra ci sia il bisogno di spiegare il perché”.
La madre Elena è interpretata da Francesca Cavallin, che così descrive il suo personaggio: “è una madre dolorosa, ma anche un generale che ha abdicato alla sua femminilità e sensualità per creare intorno al figlio questo Truman Show dal quale non può uscire. Roberto mi ha mandato una playlist con delle musiche per accompagnare ogni snodo narrativo di Elena, cosa che di solito faccio anche io, per cui ce le siamo scambiate. È stato un regalo per entrare in temperatura con il personaggio. Mi ha trasmesso delle indicazioni puntuali e precise, aveva uno storyboard di ogni inquadratura, il film esisteva già nella sua mente. Sono dovuta andare a sfarfugliare nel lato più torbido e buio della maternità, legato al fatto che tuo figlio nasce dalle tue viscere. Anche io sono madre, e conosco i risvolti anche inquietanti legati al lasciare andare la tua creatura, per la qualche sei pronta a uccidere chiunque la tocchi”.
The Nest sarà distribuito nelle sale da Vision a partire dal 15 agosto prossimo, serata della presentazione in Piazza Grande a Locarno.