Scordato: Rocco Papaleo e Giorgia, al Bif&st, fra leggerezza e commozione, rancore e perdono
Ad aprire la sezione competitiva dell'ItaliaFilmFest del Bari International Film & Tv Festival 2023 è Scordato di Rocco Papaleo. Il regista e attore lo ha presentato questa mattina insieme alla protagonista femminile Giorgia.

È contento di essere nel suo Sud Rocco Papaleo, e di esserci con un film che parla del Sud, e nel quale il protagonista a un certo punto dice: "Tutte le strade del meridione portano all'incompiutezza". Ma Scordato, che è il quarto lungometraggio del regista e attore lucano, più che di incompiutezza parla di occasioni mancate, siano esse lavorative o affettive. Orlando, che di mestiere fa l'accordatore di pianoforti, non si è presentato infatti all'appuntamento con il perdono ed è come uno strumento che non riesce suonare bene insieme agli altri. È lui il punto di partenza del film, o meglio la sua anaffettività, il suo essere completamente anestetizzato e indifferente nei confronti di sé stesso e del prossimo.
"Scordato è un film necessario per me" - spiega Papaleo durante la conferenza stampa del film al Bif&st, dove Scordato fa parte della sezione ItaliaFilmFest. "Avevo voglia di raccontare la storia di un personaggio che non è accordato con il contesto, situazione che rimanda a un momento particolare della mia vita: quello delle restrizioni e dell'isolamento imposti dal Covid, che nel mio caso hanno avviato un processo di autoanalisi. Mi è venuto così il desiderio di immaginare un uomo che si sente sempre a disagio, che non riesce a connettersi con la realtà. Io non ho 60 anni come Orlando ma 65, però io e lui ci somigliamo, e le sue difficoltà sono state le mie. Ho cercato di scrivere un film che avesse come prerogativa un certo equilibrio fra leggerezza e malinconia. Nelle mie storie amo attraversare tutti gli stati d'animo, e quindi vorrei che Scordato riuscisse a far ridere lo spettatore ma anche a commuoverlo".
Proprio come Basilicata coast to coast, Scordato è stato per il suo autore una preziosa occasione per recarsi nuovamente nei luoghi delle sue origini: "Scordato per me significa anche un ritorno a girare nella mia terra, nella mia regione, nel mio paese, che si chiama Lauria. Mi ha dato un'emozione particolare ritrovarmi in quei luoghi. Mi vergognavo ad alzare la voce, non volevo farmi sentire né vedere. Non mi andava, insomma, di fare il galletto".
La scelta di Giorgia come protagonista femminile di Scordato certamente non è banale né scontata. La cantante fa la parte di una fisioterapista che aiuta Orlando non solo a risolvere un problema alla schiena, ma anche a ricercare le ragioni più nascoste della sua apatia e della sua accidia. Qualcuno chiede a Rocco Papaleo se l'idea di Giorgia sia nata insieme al film: "Devo essere sincero" - risponde il regista. "Ho in mente Giorgia da sempre, non è che mentre scrivevo mi è apparsa l’immaginetta della Madonna. Amo platonicamente Giorgia da più di 20 anni. La conosco da quando era poco più di una bambina e la vidi esibirsi sul palcoscenico del Palladium, a Roma. Cantava nell'orchestra di suo padre. Rammento che a un certo punto sbucò questa ragazzetta e io rimasi incantato. L'ho seguita per tutta la sua carriera, ho sempre avuto una passione un po’ speciale per il suo talento, per la sua grazia, per il suo stile, per l'umanità che trapela dalla sua immagine. Non la conoscevo benissimo, ma ho sempre pensato che fosse in grado di recitare. L'ho molto studiata prima di irretirla: ho guardato le sue interviste e il modo in cui si rivolge al pubblico durante i concerti. Giorgia ha senza dubbio il talento della stand up comedian".
C'è anche Giorgia al primo incontro stampa della prima giornata del Bari International Film Festival 2023, ed essendo domenica, il Salone Margherita è affollatissimo. Ci sono adulti e bambini, e perfino un cagnolino. Giorgia sorride contenta ed esprime la propria ammirazione per Papaleo: "Il nostro è un affetto che dura da 30 anni. Quando Rocco mi ha scelta per il film, all'inizio quasi mi sono sentita un'usurpatrice, perché il cinema non è il mio ambiente. Rocco mi ha fatto ricominciare da zero, e imparare da lui è stato straordinario. Ha creato un gruppo di lavoro eccezionale. Tutti gli attori di Scordato sono bravissimi, hanno un talento straordinario, tanto che mi sono detta: 'Qua l'anello debole sono io', ma avendomi Rocco preparato con grande maestria e sensibilità, e permettendomi di studiare ogni giorno insieme a lui, sono riuscita a tirare fuori le mie risorse. AL principio pendevo dalle sue labbra, però poi Rocco mi ha spinto a essere me stessa. Ho dovuto infine imparare a stare al suo livello, perché Rocco è uno che, se non gli tieni testa, ti distrugge".
Poi Giorgia parla di Olga, il suo personaggio: "Uno degli elementi che mi hanno portato a dire di sì a Rocco è stata la somiglianza tra me e Olga. Lei è una donna che vive con una certa libertà di pensiero e che cerca sempre una ragione più profonda nelle cose. Olga non si ferma all'apparenza, non si ferma neanche davanti a un banale mal di schiena, ma cerca delle ragioni più intime e nascoste su cui lavorare. Olga è molto libera, io lo sono fino a un certo punto".
Se Giorgia non ha avuto grandi esitazioni a lanciarsi nell'avventura di Scordato, è perché ama il cinema fin da quando era piccola: "Il cinema, proprio come la musica, è capace di far emozionare. A me piace molto confrontarmi con una molteplicità di emozioni, e quindi guardo tanti film diversi. Sono sempre stata così, sono cresciuta con una mamma che era una grande appassionata di cinema, di mostri sacri come Anna Magnani, Totò, Alberto Sordi, Aldo Fabrizi, in altre parole quelli che hanno fatto la storia del cinema italiano. Scordato è un film che suscita emozioni, perché ha in sé tanti momenti diversi, è veramente un viaggio tra i sentimenti, dal momento che fa commuovere, fa emozionare, fa ridere e secondo me ti trasforma. Si entra in un modo, in Scordato, e si esce in un altro".
In Scordato, Orlando ripensa agli anni spensierati della sua giovinezza, interrotti bruscamente dall’arresto di sua sorella, giovane comunista passata al terrorismo. È un argomento delicato da trattare, ma Papaleo lo ha affrontato con sincerità, anche se non lo ha conosciuto da vicino: "Non ho avuto legami parentali con il terrorismo, ma non c'è bisogno di averli per affrontare una questione che ha riguardato un po’ tutti quanti. A me non interessava affrontare l'argomento da un punto di vista storico. Mi stava a cuore capire cosa potesse significare in un ambito privato, quali conseguenze potesse avere, insomma, su una famiglia. La mia opinione sul terrorismo e sulla violenza è estremamente critica, però volevo anche sottolineare quanto quella degenerazione in violenza partisse da una forte spinta poetica, da una base ideologica che oggi non è più pensabile. Mi dissocio completamente dall’esperienza del terrorismo, però subisco il fascino di ciò che era in origine”.
Il terrorismo, come già detto, non è l'unico argomento trattato da Rocco Papaleo, che saluta i giornalisti sintetizzando il significato del suo nuovo film da regista: "Io vedo Scordato non come un film tematico, ma come un film impressionista, che tira fuori tante cose e in fondo non le risolve. Se proprio dovessi riassumere in una frase, direi che è un film sulla necessità del perdono e sull'inutilità del rancore.
Del cast di Scordato, che arriva in sala il 13 aprile distribuito da Vision Distribution, fanno parte anche Simone Corbisiero, Angela Curri, Anna Ferraioli, Antonio Petrocelli, Giuseppe Ragone, Marco Trotta, Eugenia Tamburri, Manola Rotunno.
Scordato è stato presentato in anteprima mondiale al Bari International Film Festival 2023