Ron Howard a Roma presenta Rush insieme al cast del film
Chris Hemsworth, Daniel Brühl e Pierfrancesco Favino sono piloti che corrono incontro alla morte nella Formula 1 degli anni 70 in Rush, dal 19 settembre al cinema
Negli anni 70 l’automobilismo non era soltanto uno sport. I piloti salendo a bordo delle monoposto guardavano in faccia la morte ad ogni gara per rincorrere sogni di gloria e assecondare la passione per la velocità. È la rivalità tra due di loro che Ron Howard sceglie di raccontare in Rush. È sempre affascinante per me la prospettiva con cui le persone si interfacciano alla morte ed entrambi i personaggi hanno un punto di vista particolare al riguardo” spiega il regista in conferenza stampa all’hotel De Russie di Roma.
Howard si riferisce ai piloti Niki Lauda e James Hunt, rispettivamente interpretati da Daniel Brühl e Chris Hemsworth, di cui Rush mette in scena la competitività sul circuito e fuori, i loro stili di vita agli antipodi, il diverso approccio ai rischi del mestiere. Fino ad arrivare al ben noto e pauroso incidente a Nurburgring che sfigurò il volto di Lauda. “Era un calcolatore, sapeva che guidando in Formula 1 metteva a rischio la sua vita” racconta Daniel Brühl del pilota austriaco. “Secondo lui la probabilità di morte in pista era del 20%. Non era disposto a superare quella soglia, infatti Nurburgring propose di cancellare la gara”, ma alla votazione tra tutti i piloti la maggioranza scelse di correre e fu lui a pagare le conseguenze.
“James Hunt si faceva invece guidare dall’istinto”, stavolta è il possente Chris Hemsworth a parlare del suo personaggio. “Anche lui viveva la minaccia della morte, ma non calcolava alcun rischio. Cercava di non pensarci trovando diversi modi per intrattenersi, tipo con l’acool, il fumo e il sesso”. Era comprensibili che i piloti cercassero uno sfogo, continua l’attore, perché “quello era un periodo in cui si moriva in pista”.
Nel cast c’è anche Pierfrancesco Favino nei panni del pilota svizzero Clay Regazzoni. “Lui non era particolarmente disciplinato, aveva una guasconaggine che lo rendeva affascinante, anche nella mia memoria. Somigliava di più a Hunt che a Lauda”. A far eco a Favino mentre parla del suo personaggio è lo stesso Ron Howard che lo inonda di complimenti sinceri. “C’è molto più nel film di quanto ci fosse nella sceneggiatura riguardo a Clay Regazzoni. Pierfrancesco è stato capace di portare con il suo talento e la sua creatività molto a questo personaggio che, nonostante fosse una piccola parte, per me era fondamentale”.
Il regista Ron Howard e i protagonisti di Rush Chris Hemsworth, Daniel Bruehl, Pierfrancesco Favino e Alexandra Maria Lara durante il photocall che ha preceduto la conferenza stampa di presentazione del film a l'Hotel de Russie di Roma. (Foto di Massimiliano Zoppo).