Red Rocket: la nostra intervista al regista Sean Baker
Sean Baker è uno dei registi indipendenti americani più talentuosi. Il 3 marzo arriva al cinema il suo ultimo film, Red Rocket. Noi lo abbiamo incontrato.

Sean Baker ha 50 anni e sembra un ragazzino. E fa film belli, intelligenti e divertenti, indipendenti al 100/%, che scrive, produce, dirige e monta. In poche parole è uno dei migliori autori della galassia "indie" americana. I suoi film hanno sempre al centro personaggi marginali nella narrazione cinematografica mainstream, sono spesso dei cosiddetti losers che vivono ai margini e quasi mai hanno sfiorato il benessere. Rappresentanti di quei "dimenticati" che magari hanno votato Trump per voglia di rivalsa, ma che lui dipinge sempre con partecipazione e simpatia. Il 3 marzo arriva al cinema la sua ultima regia, l'irresistibile Red Rocket, vincitore di premi in molti festival e di associazioni di critici. Noi abbiamo avuto il piacere di incontrare Sean Baker alla Festa del cinema di Roma, dove il film è stato presentato in anteprima italiana.
Sean Baker e Red Rocket
Prima di Red Rocket, Sean Baker ha portato al cinema il fantastico Un sogno chiamato Florida, al cui centro c'era un gruppo di ragazzini. Qua, invece, protagonista è un ex pornostar, Mikey Saber (interpretato da un perfetto Simon Rex), che dopo aver tentato la fortuna a Los Angeles nell'industria del cinema per adulti, senza soldi né casa, torna a vivere con la ex moglie e collega e la madre di lei, in Texas. Lì conosce Strawberry, bella, giovane e disinibita commessa di un negozio di dolci, con la quale sogna di tornare sulla ribalta... ma le cose non andranno esattamente così.
Questa la nostra intervista a Simon Baker su Red Rocket, un film che vi consigliamo di non perdere, ove possibile in versione originale.