Pinocchio: la nostra intervista a Gigi Proietti, Rocco Papaleo e Massimo Ceccherini
La parola a Mangiafuoco, al Gatto e alla Volpe, succosi personaggi del film di Matteo Garrone in uscita il 19 dicembre.
"Noi scopriamo talenti e non sbagliamo mai, noi sapremo sfruttare le tue qualità, dacci solo quattro monete e ti iscriviamo al concorso per la celebrità" - cantava Edoardo Bennato nel lontano 1977. Il brano, intitolato "Il gatto e la volpe", faceva parte di "Burattino senza fili", un album interamente dedicato alla fiaba di Pinocchio. Come il cantautore napoletano, molti atri artisti si sono innamorati dell'opera di Collodi e della sua galleria di personaggi. Fra questi, sono proprio i due felini furbastri, colpevoli di aver derubato e impiccato a un albero il figliolo di Geppetto, ad aver divertito migliaia di bambini e ad essersi aggiudicati il primato di super-villain della storia.
Matteo Garrone, nel suo Pinocchio, ha immaginato il Gatto e la Volpe malconci e “scrocconi”, e ha voluto che fosse la Volpe a parlare, lasciando al Gatto il compito di ripetere, a mo’ di eco, le parole del compare. Nel film la Volpe ha il volto di Massimo Ceccherini, che ha anche collaborato alla sceneggiatura, mentre il Gatto è stato affidato a Rocco Papaleo. Li abbiamo incontrati insieme a Gigi Proietti, che ha volentieri impersonato un Mangiafuoco più tenero che cattivo e che è rimasto molto colpito da ciò che il regista di Dogman e Gomorra è riuscito a fare, rispettando lo spirito del libro di partenza e conservandone l'incanto.
Con Roberto Benigni dei panni di Geppetto e l'enfant prodige Federico Ielapi in quelli di Pinocchio, il film arriva in sala il 19 dicembre.