Interviste Cinema

Padroni di casa - presentato il film con Morandi, Mastandrea e Germano

di Giulia Pietrantoni

Il volto "cattivo" di Morandi per un secondo film a tinte scure, firmato da Edoardo Gabbriellini.

Padroni di casa - presentato il film con Morandi, Mastandrea e Germano

Sullo stesso palco Valerio Mastandrea, Gianni Morandi, Elio Germano e Edoardo Gabbriellini. Manca Valeria Bruni Tedeschi, ma i Padroni di casa sono quasi al completo.
Presentato a Roma, dopo aver avuto una partecipazione significativa al Festival di Locarno, il film di Gabbriellini (incancellabile protagonista di Ovosodo alla sua seconda regia) è "una commedia che si scurisce parecchio".
Racconta di un cantante di successo che aspetta con ansia di salire sul palco e di due fratelli romani in trasferta sull'Appennino. Di un paese immerso nella natura e di una donna malata, la moglie dell'artista. Parla di diffidenza, paura e violenza, ma non con i toni del melodramma.
"Spero - dice il regista - che proprio questa somma di elementi definisca la cifra del film. Un climax di respiro internazionale, dialoghi italiani come nella commedia nostrana e una parte di tragedia, inserita anch'essa nella commedia umana".
E' vero, l'intento è piuttosto chiaro a partire dalla locandina. Due sposi con il muso da lupo (antica, suggestiva, animalesca raffigurazione): "l'ha scelta Gabbriellini", sottolinea Elio Germano. "Sì, mi sembrava la giusta immagine simbolica, non volevo la facciona degli attori. Un'immagine così fa comprendere bene la parte animale che ognuno nasconde ed emerge fin troppo spesso".
Quella parte che è latente ma si scatena senza troppi indugi, e inizia con la diffidenza e il fastidio degli abitanti per l'arrivo di due fratelli romani (Valerio Mastandrea e Elio Germano), piastrellisti giunti per pochi giorni al servizio del cantante famoso (Gianni Morandi), che vive con la moglie malata (Valeria Bruni Tedeschi) e cela un’insoddisfazione e un cinismo radicato.
Proprio questa immagine, lontana dalle sue corde e dall’ottimismo rassicurante che ha sempre comunicato, riporta al cinema il cantante di Monghidoro dopo parecchi anni. “Certo da Germi (era il 1970 con Le castagne sono buone ndr) a Gabbriellini - dice divertito Mastandrea – la gente ci rimane malissimo”.

E' stata un'occasione e una scommessa un po' per tutti questo film. Dal Gianni Morandi che non ti aspetti: "sono cinico, disperato, egoista. Un lato buio difficile da interpretare, tanto più per me, ma proprio per questo salutare. Mi piaceva dare un piccolo colpo allo spettatore". Al Mastandrea sceneggiatore (uno dei quattro insieme a Gabriellini, Cenni e Pellegrini): "ne parlavamo dal 2006 con Edoardo, avevamo in mente questa idea, avendo letto la stessa storia, solo che poi ci è voluto del tempo e le sfide sono state molteplici". Una di queste era convincere Elio Germano, che, siamo abbastanza certi, non si è fatto pregare. Il rapporto tra i due "fratelli" denota un’intesa perfetta, una leggerezza istintiva che accompagna verso le tinte scure con maggiore smarrimento. Elio Germano a proposito di questo veleno che serpeggia nella comunità dice: "ho cercato di analizzare e comprendere proprio il rapporto tra l'immagine che ciascuno vuole gettare sugli altri, l'aspetto che tiene a mostrare in pubblico, e l'animale che si porta dentro, la propria indole. Tutti i personaggi all'interno del film lavorano su questa tensione".
Edoardo che tra tante storie e suggestioni si è dedicato proprio a questa: "Non so, da quando ho un figlio devo aver acquistato una sensibilità paranoica. Volevo che i miei personaggi andassero a rompere quell'equilibrio assolutamente precario che contraddistingue molte comunità. Il paese sull'Appennino potrebbe essere una città o un condominio. Il film è una riflessione sulla violenza e la fragilità che ne è alla base".
Gianni Morandi per Gabbriellini era il volto perfetto "volevo uno tipo Gianni Morandi - dice il regista - e quindi ho chiesto direttamente a lui. Mi sembrava giusto per interpretare la faccia della cordialità, il testimonial del parco naturale, l'artista di successo che ha un lato d'ombra da condividere".
Padroni di casa che esce il 5 ottobre in 150 copie distribuito da Good Films mette insieme un cast eterogeneo e interessante. Pensando anche al ruolo delicato interpretato da Valeria Bruni Tedeschi non resta difficile immaginare lo sforzo aggregativo dei primi giorni di set che (come confermano i protagonisti) ha suscitato una sorta di piacevole straniamento, pur non trattandosi di una commedia. Ma magari una commedia sarà l’occasione per una prossima collaborazione con lo stesso cast? "Sì - dice Valerio Mastandrea - magari la locandina teniamo la stessa e cambiamo gli animali".

Ecco il video con le nostre interviste:

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