"Non riuscivo a togliergli le mani di dosso": Jane Fonda e Robert Redford innamorati da 50 anni
Quarto film e amore diventato senile per i due Leoni alla carriera di quest’anno.
“Avevo avuto delle fantasie su di te, non te l’avevo mai detto? Tante cose non ho detto riguardo alla preparazione di quel film”. Parla Jane Fonda e ascolta con sorniona paciosità Robert Redford, mentre rievocano i tempi di A piedi nudi nel parco, primo di quattro film insieme, l’ultimo dei quali, Le nostre anime di notte, è presentato oggi come omaggio fuori concorso ai due mostri sacri del cinema americano, Leoni d’oro alla carriera di questa edizione 74 della Mostra di Venezia.
Un incontro con la stampa fra due vecchi amici che si conoscono dal 1967, e sono tornati a lavorare insieme per il puro piacere di farlo, in un film diretto per Netflix dal regista indiano Ritesh Batra (Lunchbox), della scuderia Sundance.
La genesi del progetto la spiega il produttore, oltre che protagonista, Robert Redford. “L’idea era di reagire all’industria cinematografica di oggi, che pensa solo ai giovani e molto meno ai più adulti, poi secondo me le storie d’amore avranno sempre una vita sullo schermo e volevo fare di nuovo un film dopo 47 anni con Jane Fonda, tornare a innamorarci un’ultima volta prima di morire. Era divertente ora, da anziani, riflettere sulla nostra vera età.” Di innamorarsi di lui di nuovo, al cinema, aveva senz’altro voglia anche la Fonda, che ha risposto con malizia e la solita spiazzante sincerità alle domande dei giornalisti, ricordando il loro primo incontro. “Eravamo negli studi della Paramount per A piedi nudi nel parco, e stavamo camminando nel corridoio di un ufficio amministrativo e tutte le segretarie si affacciavano e si dicevano ‘sta arrivando lui, guarda’. Mi sono detto che sarebbe diventato un grande divo, lo si sentiva nell’aria e nella reazione che suscitava nelle donne. Era meraviglioso passare del tempo con lui”.
“Durante A piedi nudi nel parco non riuscivo a staccare le mani di dosso a Robert”, ha aggiunto. “Sono due film che hanno una dinamica che presenta delle analogie estremamente divertenti: è lei che prende l’iniziativa e lo incoraggia, mentre lui rimane indietro. Abbiamo coronato il nostro lavoro in tutti questi anni con questo racconto sulla sensualità e sessualità che continua anche da anziani. L’ho baciato a 20 anni e ora a quasi 80, vivere con questo approccio è divertente. A quest’età non hai più niente da perdere, anche se la pelle non è più così soda, ma conosci meglio il tuo corpo e non hai paura di chiedere quello di cui hai bisogno, per cui credo che l’amore migliora; il sesso nel film non si vede mai, ma è meraviglioso desiderare ancora una vita sessuale insieme. Nel letto di morte non valuti i soldi che hai o i premi ricevuti, ma se i tuoi figli ti amano e se lo fanno i tuoi amici. Sono questi errori di genitori non perfetti, come credo molti di voi, il tema principale del film”.
Su questo Robert Redford concorda, tanto da fare un suo bilancio dell’invecchiare e del fare i conti con il proprio essere genitori. “Da giovane cogli le opportunità che ti si presentano senza pensarci, sei atletico e affronti tutto d’istinto, poi ti rendi conto che devi stare attento quando ti muovi, ai dolori; è una cosa che trovo molto difficile da gestire, ma altrimenti ne paghi le conseguenze. Invecchiare vuol dire rinunciare a delle cose a cui da giovani neanche pensavi, delle limitazioni anche creative, il che è una cosa triste. Quando sei giovane pensi a cosa fare della tua vita, se poi arrivano figli presto hai bisogno di tempo per adattarti, perché sei occupato a pensare a te stesso, ma devi accudirli, dargli amore, umorismo, avventura, e poi lasciarli andare nel momento giusto. Da giovane c’è una tensione fra badare a te e ai figli, anche di questo parla Le nostre anime di notte”.
Sul rapporto decennale con la Fonda, Redford ha dichiarato: “la nostra unione artistica è lunga ormai così tanti anni e arriva fino a oggi. Le cose con Jane sono sempre andare perfettamente al loro posto, non c’era bisogno di prepararci o discutere a lungo, il nostro rapporto non necessita di spiegazioni, c’è amore, connessione, contatto.
In serata Jane Fonda e Robert Redford riceveranno il Leone d’oro alla carriera, prima della proiezione di Le nostre anime di notte, tratto dal romanzo di Kent Haruf, uno dei grandi autori americani di recente scoperto in Italia grazie all’editore NNE. Il film sarà disponibile sulla piattaforma di Netflix a partire dal 29 settembre.