Momenti di trascurabile felicità: le nostre interviste a Pif, Thony, Luchetti e Piccolo
Regista, sceneggiatore e attori ci parlano di un film in cui è facilissimo identificarsi.
La felicità sta nelle piccole cose, diceva qualcuno, ed è vero, perché un nuovo amore, una vincita alla lotteria, il lavoro dei nostri sogni, le soddisfazioni che arrivano dai figli è normale che ci riempiano di ebbrezza e di soddisfazione. Poi ci sono i dettagli o gli eventi insignificanti che fanno parte del vivere quotidiano che ci procurano una gioia inaspettata, così come una serie di sfortunate circostanze che invece ci danno fastidio o ci rendono malinconici. E il fastidio e la gioia, secondo Francesco Piccolo sono "trascurabili", e lo scrittore li ha descritti benissimo nei brevi libri "Momenti di trascurabile felicità" e "Momenti di trascurabile infelicità". Visto lo stile che il caratterizza (un flusso di coscienza "diviso" in paragrafi), nessuno pensava che fosse possibile portarli al cinema. E invece Daniele Luchetti e lo stesso Piccolo li hanno trasformati in un sceneggiatura, inventandosi un protagonista, Paolo, che muore e che riceve in dono, per un disguido nell'aldilà, un'ora e 32 minuti per salutare quanto ha di più caro. Paolo ha il volto di Pif, che abbiamo intervistato insieme a Thony, che impersona sua moglie Agata, e a Luchetti e a Piccolo. Momenti di trascurabile felicità arriva in sala il 14 marzo distribuito da 01 Distribution e interpretato anche da Renato Carpentieri.
