Mia Madre di Nanni Moretti emoziona e convince il Festival di Cannes
Nanni Moretti commosso riceve un'eccellente accoglienza per il suo nuovo film

Occhi lucidi e fazzoletti in azione per la stampa internazionale alla proiezione di Mia madre di Nanni Moretti. Secondo film italiano presentato in concorso, ha ottenuto convinti applausi, qualche ‘bravo’ e un posto nel cuore di molti accreditati al Festival di Cannes. I social rilanciano apprezzamenti per gli attori: John Turturro, ma soprattutto Margherita Buy, che alcuni vedono addirittura già in gara per un premio. Per non parlare del profumo di palma d’oro che alcuni francesi, al solito i più entusiasti, dicono di aver sentito arrivare nell’aria.
Sul film sapete già tutto o lo trovate a partire da qui. Quello che vi possiamo raccontare da Cannes è un Nanni Moretti arrivato in conferenza stampa con una commozione a gran fatica interiorizzata. Sguardo fisso in basso, il regista ha risposto con qualche disagio, meno sornione del solito, alle domande elogiative della stampa internazionale. “Forse mi sento inadeguato anche io rispetto alle aspettative che tutti hanno, così come Margherita Buy nel film”.
“I miei film fanno piangere e ridere, contengono momenti dolorosi e divertenti,” - ha detto Moretti. “Non è una strategia studiata a tavolino, ma il mio modo di raccontare la vita. Non esistono argomenti privilegiati; per fare del buon cinema qualsiasi tema è valido allo stesso modo, non esistono argomenti di serie A e di serie B. L’importante è fare buoni film, possibilmente innovativi. Mia madre racconta ciò che resta delle persone che muoiono: libri, scatoloni, il latino, i ricordi di ex alunni che ricordano nostra madre”. L’uso di questo aggettivo possessivo tradisce quanto per Moretti la storia personale, la morte della madre durante le riprese di Habemus papam, sia profondamente legata al film.
Sull’ennesima presenza a Cannes, la settima, ha detto di essere molto contento dei tre film italiani in concorso, “ma mi sembra il frutto di iniziative individuali di singoli registi e non un clima migliorato intorno al cinema. In Italia è sempre molto distratto, sia come fenomeno industriale che artistico”. Per lui presentare i suoi film all’estero, nei festival o nei cinema, è l’occasione di poter ottenere un’accoglienza che si limita alla visione del film, "senza l’interferenza del mio personaggio pubblico, il tasso di simpatia o antipatia, calore o freddezza verso i giornalisti”.
In conferenza era presente anche John Turturro, molto apprezzato per i suoi allegerimenti comici, che ha avuto parole elogiative per Moretti e per la sceneggiatura, che lo ha convinto ad accettare il ruolo. Particolarmente in linea con il personaggio una scena in cui nel film improvvisa un ballo vagamente medio orientale. “Gli ho detto che dovevamo prendere un coreografo per preparare le mosse”, ha ricordato Moretti. “Ma ovviamente lui mi ha riposto assolutamente di no, che ci avrebbe pensato lui”.
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