Made in Italy: la nostra intervista a Ligabue, Stefano Accorsi e Kasia Smutniak
Un concept album diventato un film, in uscita il 25 gennaio, che parla di persone oneste.
Era il lontano 1998 quando Luciano Ligabue, all'epoca già celeberrimo, passava temporaneamente dietro alla macchina da presa per dirigere Radiofreccia, offredo a Stefano Accorsi uno dei più bei ruoli di sempre. Vent'anni dopo i due si ritrovano per Made In Italy, che prende spunto dall'omonimo concept album della rockstar e dal personaggio che tutto lo attraversa, l'antieroe Riko, che poi è un po' l'alterego di Liga e un po' una delle tante persone oneste che abitano nel nostro paese con cui la vita non sempre è stata ed è generosa. E proprio di persone oneste abbiamo parlato con il regista, con Accorsi e con Kasia Smutniak nella giornata di presentazione del film, che arriva in sala il 25 gennaio accompagnato dai brani di "Made in Italy" e prodotto da Domenico Procacci e distribuito da Medusa.
Di cosa parla il film Made in Italy? Ce lo racconta il protagonista stesso: