Lady Gaga che recita e Bradley Cooper che canta (e dirige): al Festival di Venezia è il giorno di A Star is Born
I due hanno presentato il film che è un esordio per entrambi, ennesimo remake di una storia oramai immortale.

"Abbiamo tutti visto così tante versioni di questa storia, che sapevamo benissimo avrebbe retto alla prova del tempo." Lady Gaga, al secolo Stefani Joanne Angelina Germanotta, la mette subito nel cassetto a inizio conferenza stampa, la questione del remake. Perché, ricordiamolo giusto per dovere di cronaca, questo A Star is Born presentato fuori concorso al Festival di Venezia 2018, che segna l'esordio sul grande schermo della pop-star che in molti considerano la nuova Madonna, e quello di Bradley Cooper nella regia (e non solo), è il terzo rifacimento di un film del 1937 che, a sua volta, era in qualche modo ispirato a un altro film del 1932, di George Cuckor.
In ogni caso, sistemata la questione filologica, il resto dell'incontro dei due protagonisti del film coi giornalisti presenti a Venezia è stato poco più di un lungo scambio di complimenti: perché da un lato c'era Gaga che lodava Cooper come regista e anche come cantante (perché del film è anche protagonista nei panni di una rockstar), e dall'altro Cooper che lodava Gaga come attrice.
"Ha una voce incredibile," ha detto la pop-star. "E come lui ha accettato me completamente come attrice, io ho accettato senza alcuna riserva lui come cantante. Come regista, poi," ha aggiunto, "è bravissimo. È come un ninja, ha sempre un'idea precisa e determinata su cosa vada fatto, e come, riuscendo però al tempo stesso a farmi sentire libera di esprimermi come volevo."
"Gaga mi ha fatto sentire da subito così sicuro della scelta che avevo fatto, da permettermi di sentirmi tranquillo sul set," ha ribattuto Cooper. "Per capire il suo talento basta vedere con quanta naturalezza e credibilità è riuscita a interpretare la scena in cui il suo personaggio sale su un palco per la prima volta, lei che è una stella del mondo della musica e si è esibita al Super Bowl." E, parlando poi delle tante scene in cui nel film Gaga canta dal vivo, Cooper ha aggiunto che "è stato fantastico avere la possibilità di vedere da vicino questa fantastica artista che si esibiva. Quando inizia a cantare, la temperatura della stanza cambia, e tutti sul set rimanevano incantati."
Ma quale è stata la sfida più grande, per Lady Gaga, nell'accettare il ruolo di protagonista di A Star is Born?
"Un po' il fatto che, all'inizio del film, Ally sembra essere una persona che ha rinunciato ai suoi sogni, mentre io all'inizio della mia carriera credevo in me stessa e ho fatto di tutto per riuscire a inseguire quel sogno," ha spiegato. "Soprattutto, però, la vulnerabilità e la mancanza di maschere (perfino del trucco) che Bradley mi ha richiesto, e che solo grazie a lui sono riuscita a ottenere. Trasformarmi e diventare qualcuno di diverso è parte della mia arte e della miai musica, lui invece voleva vedermi per quella che sono. Pensare che la prima volta che ci siamo incontrati aveva con sé una salvietta struccante, e ha iniziato a togliermi il make up per vedere il mio volto al naturale."
Parlando invece della sua esperienza come regista, Bradley Cooper ha detto che "la cosa migliore che puoi fare, quando decidi di fare qualcosa, è imparare mentre la fai. E impari quando affronti le tue paure, e io l'ho fatto cantando e dirigendo." Quanto all'estetica del film, ha citato come spunto e riferimento principale un concerto dei Metallica cui ja preso parte sei anni fa, non dalla parte del pubblico ma da dietro il palco: "Mi sono accorto del potenziale straordinario della visuale e del punto di vista che hai dal palco di un concerto rock, davanti a un pubblico numeroso. Fare musica dal vivo a quel livello è veramente la cosa più esaltante che puoi fare, e io volevo restituire tutto questo."