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La scelta: Michele Placido, Ambra Angiolini e Raoul Bova presentano il film

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Attori e regista, assieme a Valeria Solarino, sui temi del film tratto dall'opera teatrale di Pirandello L'innesto.

La scelta: Michele Placido, Ambra Angiolini e Raoul Bova presentano il film

Esce il 2 aprile in 230 copie, distribuito da Lucky Red il nuovo film di Michele Placido, La scelta, tratto da un testo teatrale poco conosciuto scritto da Luigi Pirandello nel 1919. L'innesto. Assieme agli interpreti Ambra Angiolini, Raoul Bova e Valeria Solarino, Michele Placido ha presentato il film alla stampa. La storia di una donna violentata che a dispetto di tutti e inizialmente contro il parere del marito sconvolto, decide di tenere il figlio della violenza ha aperto un acceso dibattito tra la stampa presente. Il regista ne ha così parlato:

"Ad akcune cose che mi sono state fatte notare, come l'aspetto dell'aborto, non avevo proprio pensato. Ho ritrovato nei miei studi pirandelliani come attore e regista teatrale questo testo sconosciuto su cui Luca Ronconi stava lavorando già da qualche anno. Al centro c'è una straordinaria femmina pirandelliana, che fa una scelta davvero eccezionale per quei tempi. Mi ha colpito molto il percorso dei personaggi. Pirandello nei suoi testi teatrali si è distinto coi personaggi femminili e a questa sensibilità è stato assegnato il Nobel, mentre questo testo all'epoca venne rifiutato dal pubblico che non voleva mettere in discussione le sue certezze. Non ci sono alrtri personaggi della letteratura mondiale che hanno saputo con tanta dolcezza, tenerezza e anche durezza essere così all'avanguardia nella descrizione delle donne della borghesia femminile del Novecento. Pirandello è andato a Hollywood, ha incontrato Walt Disney, oggi non molti lo sanno. Era sbalordito dalla capacità delle donne di prendere in mano le situazioni. Poi mi sono rivolto a Giulia Calenda, la mia cosceneggiatrice, per chiederle cosa ne pensasse e per puro caso ho scoperto che era incinta e aveva studiato composizione, per cui ho deciso di cambiare l'ambientazione nella borghesia romana e fare vivere la nostra Laura in Puglia, che è un po' la Hollywood italiana, e farne un'insegnante di coralii, con questo legame continuo che la unisce alle voci dei bambini, che è nella testa della protagonista e che si sente per tutto il film. Mi ha colpito, in senso assolutamente laico, il misticismo di questa storia che è un po' miracolosa anche se noi tendiamo a vederla solo come una violenza: Laura fa una scelta etica, la donna sceglie che il mondo deve continuare nonostante tutto".

A Raoul Bova, in un insolito ruolo drammatico, viene chiesto se ritenga i personaggi ancora attuali o non piuttosto stonati nella società contemporanea.

"Sono stupito da questa domanda, perché come si fa a dire che è stonato un film che parla di violenza, di un personaggio che la affronta e di uno che la subisce? Io lo vedo molto attuale e trovo bello e necessario un film che parli di questo, che affreonti la difficoltà vera di una donna e di un uomo e quello che provano in certe situazioni. Interpretandolo mi sono reso conto di quanto il mio personaggio vivesse dei passaggi incredibilmente veloci, una simbiosi fortissima con quello che prova lei, dalla rabbia al dolore all'orgoglio dell'uomo che si sente un uomo a metà per il fatto di non aver saputo dare alla moglie un figlio che poi arriva in questo modo. E' abbattuto nella sua virilitù e questo all'inizio lo allontana da Laura e poi scopre che tutto questo non ha senso percvhé l'amore vero e profonfo fa superare qualsiasi difficoltà".

Valeria Solarino interpreta la sorella di Laura:
"ll mio personaggio rappresenta un po' la voce comune, il giudizio che viene espresso senza riflettere e che diventa pregiudizio. Intorno ha sé ha tanto amore che non sente e non vive veramente. Quello che mi ha cokpito è che è una storia d'amore assoluto tra due persone e che la donna riesce a cancellare quello che è avvenuto vedendo il miracolo della vita".

Da quasi un secolo, quando scriveva Pirandello, a ora, le cose non sono per niente cambiate? Ambra risponde: "Credo che tutti i femminicidi e le cose drammatiche che succedono oggi ci dicano proprio questo. Ci piacerebbe dire che siamo avanti ma in realtù leggiamo tutti i giorni di queste situazioni o di donne che csadono in depressioni improvvise di cui nessuno si era accorto prima e in seguito alle quali succedono altre tragedie. E' significativa la frase di Pirandello detta dall'uomo che vorrebbe abbracciarla, “mi dispiace, non posso, si è macchiata della colpa più ignobile senxa averne colpa”. C'è un contrasto e un dolore tra il volerci essere e la difficoltà di riuscire a entrare in una situazione difficile come questa".

Raoul Bova aggiunge: "E' cambiato oggi perché ci sono tante associazioni che aiutano le donne ad uscire da certe situazioni di violenza e a denunciare questi crimini, perché lo stuprro è l'omicidio dell'anima di una donna, o di un bambino, il trauma ti resta addosso per tutta la vita. Quello che può cambiare è la reazione alla violenza. Ma il cambiamento c'è stato e alcune donne hanno ripreso a vivere e ad avere una vita normale".

Conclude Michele Placido: E' la donna che rigenera il tutto, sennò sarebbe la rovina e la morte di una società. La donna reagisce in positivo e questo film è anche una metafora. Io sono anche più laico di Pirandello, che non credeva, ma ci sono domande così importanti che non possiamo evitare di porci e la donna ha qualcosa in più di straordinario rispetto all'uomo".

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  • Saggista traduttrice e critico cinematografico
  • Autrice di Ciak si trema - Guida al cinema horror e Friedkin - Il brivido dell'ambiguità
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