La nostra Intervista a Tom Holland, tra Moby Dick, Captain America e il nuovo Spider-Man
Abbiamo incontrato il giovane attore inglese interprete di Heart of Sea e del nuovo Uomo Ragno.
A soli diciannove anni l'inglese Tom Holland ha già una carriera che molti suoi colleghi attori invidiano. Un'ottima interpretazione alle spalle (accanto a Naomi Watts in The Impossible), un futuro da Spider-Man e un presente che si intitola Heart fo the Sea - Le origini di Moby Dick, il nuovo attesissimo film di Ron Howard in uscita nei cinema italiani il 3 dicembre. Ecco la nostra chiacchierata con Tom, in cui abbiamo parlato proprio di tutto.
Perché ha accettato un film così impegnativo come Heart of the Sea?
Mi piacciono le sfide, se non c'è la possibilità di imparare qualcosa non vedo davvero la necessità di girare un film. Un film come questo è stato emozionante sotto tanti punti di vista, sono stato molto fortunato a farne parte.
E' stato difficile a livello fisico?
La fisicità che dovevamo portare nel film era in molta parte definita dalla nostra perdita di peso, così una volta completata la dieta la metà del lavoro era praticamente fatta. Eravamo così affamati che a livello morale eravamo già piuttosto irritabili e addolorati, non è stato difficile simulare il nostro sconforto mentre giravamo, quelle emozioni erano già lì a disposizione...
Ha faticato a sottoporsi alla dieta ferrea che è stata imposta per girare le scene da naufrago?
E’ stata piuttosto tremenda, non mentirò dicendo che mi sono divertito...Quando eravamo scesi a cinquecento calorie al giorno ho ovviamente provato a barare, quando abbiamo girato il film avevo sedici anni! Quando giravamo in mare aperto e vedevamo la barca con il cibo avvicinarsi a noi i nostri occhi letteralmente brillavano, ma la razione finiva così in fretta che tornavamo subito di cattivo umore. E’ stata dura, ma ciò ha reso il film ancora più reale. Un giorno sul set stavo avendo una giornata davvero storta, non credo avessi dormito molto bene la notte precedente, così di nascosto sono andato al buffet del cast tecnico e ho rubato un croissant con la glassa sopra e l'ho praticamente ingoiato intero. Però erano un paio di mesi che non ingerivo zuccheri in quella quantità, e anche se era delizioso il mio corpo l'ha rifiutato e ho vomitato tutto una volta tornato sulla barca. E' stato difficile convincere tutti che non avevo barato ma stavo soltanto male...
Cosa le ha portato alla fine l'esperienza di Heart of the Sea?
L’onore di lavorare con Ron Howard senza dubbio. La cosa che mi ha emozionato di più nel vederlo all'opera è che ha ottenuto così tanto nella sua carriera eppure non ne è ancora oggi minimamente influenzato. Si prepara con una meticolosità impressionante e mantiene sempre la calma, qualsiasi situazione imprevista si presenta sul set. Da lui ho preso la lezione più importante girando giorno dopo giorno: non potrai mai essere troppo preparato per un film. Quando lavori a una produzione di simili proporzioni sono moltissime le cose che possono andare storte, e Ron ha affrontato ogni difficoltà risolvendola senza battere ciglio. Questo comportava che ogni attore aveva fiducia in lui al cento per cento, cosa che è molto ma molto rara quando giri un film.
Nel film interpreta lo stesso personaggio di Brendan Gleeson, ovviamente più giovane. Ne avete discusso insieme?
Con Brendan ci siamo confrontati spesso su come trovare dei tratti in comune alle nostre performances che aumentassero il realismo del personaggio. Ci sono stati un paio di accorgimenti fisici che abbiamo deciso di adoperare ma la cosa più importante era l’accento di Nantucket, che era a quel tempo piuttosto specifico. Ci siamo seduti con un insegnante di dialetto di nome Jerry e abbiamo lavorato per giorni, per avere un dialetto il più possibile somigliante.
C'è stata una scena particolarmente difficile da realizzare?
Non è una scena ma un'intera sequenza, quella dell'ultimo attacco della balena. Abbiamo girato per dodici ore filate in condizioni complesse perché eravamo tutti allo stato più estremo della dieta, stavamo letteralmente patendo la fame. Dovendo interpretare persone realmente esistite che hanno sofferto davvero quella condizione, era nostro dovere rendere loro giustizia nel modo più autentico possibile. Alla fine di quella sequenza abbiamo tirato un sospiro di sollievo come mai avevo visto fare su un set, neppure su quello di The Impossible.
E' il tipo di attore che rimane dentro il personaggio quando gira un film?
Preferisco essere Tom Holland mentre non lavoro ed essere qualcun altro quando invece giro un film, ma per un progetto come Heart of the Sea era vitale mantenere la concentrazione e lo spirito dei personaggi al massimo della resa possibile, quindi non ho scisso le due cose stavolta. Ogni personaggio e ogni film ti insegnano qualcosa, o almeno cerco così spero. Girando The Impossible con Naomi Watts ho capito che non c'è un legame più importante di quello della famiglia, in questo film ho imparato che non c'è istinto più forte di quello di sopravvivenza.
Certo pensando a The Impossible e Heart of the Sea non si può dire che, almeno a livello cinematografico, lei abbia un gran rapporto con il mare.
Neppure nella vita reale! Non amo particolarmente il mare, mi piace nuotare e conosco un minimo di surf, niente di paragonabile a quell'atleta di Chris Hemsworth. E' stato divertente girare nell'oceano, abbiamo fatto molto gruppo insieme, ma questo non significa comunque che abbia imparato ad amare il mare.
Si considera un ragazzo che ama l'avventura?
Direi proprio di sì. L'ultima che ho provato è stata sul set di un nuovo film, The Pilgrimage, che abbiamo realizzato nella parte orientale dell’Irlanda. Stavo girando una scena con Jon Bernthal e Stanley Weber, ci eravamo appena incontrati per la prima volta e in quella parte del paese ci sono montagne ovunque. Quindi invece di andarcene in un pub e parlare del più e del meno ho proposto di farci una camminata per conoscerci meglio, così abbiamo deciso di scalare quella che probabilmente non era una montagna vera ma una collina molto, molto alta…Ci sono volute quattro ore per arrivare in cima, e alla fine ovviamente è iniziato a piovere, una vera tempesta. All'inizio ci siamo abbracciati per tenerci caldo, poi ci siamo arresi e siamo corsi giù per la collina.
E' pronto per la fama che la sommergerà dopo Spider-Man?
Non penso ci si possa preparare per una cosa del genere, bisogna soltanto farsi forza e reggere l'impatto. Non ci sono molte persone al mondo che hanno fatto una tale esperienza, non so neppure a chi rivolgermi per avere supporto. Ne ho parlato un po' con Chris Hemsworth sul set e mi ha consigliato semplicemente di rimanere me stesso, perché è molto facile essere risucchiati dalla fama. E' stato molto diretto riguardo il mantenere la stessa etica del lavoro e rimanere il più possibile una persona decente.
E' sempre stato un fan di Spider-Man?
Certo, da bambino ho avuto decine di costumi di Spider-Man differenti! Giusto due anni fa sono andato a un party vestito da Uomo Ragno. Tra i fumetti The Ultimate Spider-Man è il mio preferito, mi ha davvero rapito. Anche The Amazing Spider-Man è fatto molto bene comunque.
Si è confrontato con i precedenti Peter Parker?
Non ho avuto il privilegio di parlare con Tobey Maguire o con Andrew Garfield, mi piacerebbe molto perché penso siano stati entrambi perfetti a loro modo e potrebbero darmi consigli utilissimi. Non avrei alcun problema a rubare alcuni dei loro segreti o farmi influenzare dalle loro parole su come prepararmi per il ruolo.
Come è stata la prima esperienza nel ruolo in Captain America: Civil War?
Mi sono divertito moltissimo e sono stati tutti gentilissimi con me, ma di quel film davvero non so nulla. Si sono offerti di darmi lo script ma ho rifiutato perché sapevo che non sarei stato capace die vitare qualche spoiler parlando con la stampa, così mi sono premunito da eventuali errori.
Che rapporto ha instaurato con Thor/Chris Hemsworth?
Non sapevo che avrei avuto il ruolo di Spider-Man quando abbiamo girato Heart of the Sea, ma mentre facevo i provini ho mandato un'email a Chris e gli ho chiesto di metterci una buona parola per me. A parte gli scherzi, quando ha saputo che avevo ottenuto il ruolo mi ha mandato un'altra email di felicitazioni e per un paio di giorni abbiamo parlato di lavorare eventualmente di nuovo insieme, perché proprio non so cosa succederà nel nuovo Spider-Man, non è detto che Thor non vi compaia.
Chi vincerebbe in uno scontro tra Spider-Man e Thor?
Vincerebbe Spider-Man, senza il minimo dubbio. Anche se dovessimo combattere Chris e io vincerei a mani basse, no?
Può rivelare nulla del costume?
Non posso rispondere a questa domanda, mi dispiace.
Che superpotere le piacerebbe possedere?
Vorrei avere l'abilità di riavvolgere il tempo, in modo che nulla possa mai colpirmi o sconfiggermi, vincerei sempre ogni scontro.
Pensa che gli attori in qualche modo abbiano abilità speciali?
Neanche per sogno, siamo una banda di diavoli.