"Joker voleva solo far ridere il mondo": Todd Phillips e Joaquin Phoenix sull’atteso cinecomic
In concorso al Festival di Venezia il film dedicato interamente all’iconico cattivo DC Comics.

Il suo ghigno troneggia nei manifesti che hanno invaso da giorni l’area intorno al Palazzo del Cinema di Venezia Lido, per non parlare del suo trucco sfatto che riporta alla memoria una risata fra le più proverbiali e riconoscibili, anche se nata da un fumetto. Parliamo naturalmente di Joker, e del mostro sacro della recitazione di questi tempi, Joaquin Phoenix, che gli ha dato nuova vita, corpo e risata. Non è certo una novità vederlo protagonista alla Mostra, in concorso, con il nuovo e molto atteso comic movie diretto da Todd Phillips, conosciuto più per le sue commedia come Un giorno da leoni o Road Trip.
Una sfida non da poco, quella di dedicare un film tutto al cattivo iconico del mondo DC Comics, poco amato da Batman, creato e modellato dal talento di Bob Kane, Bill Finger e Jerry Robinson. Intorno a Phoenix, Robert De Niro, Zazie Beetz e Frances Conroy. Siamo a Gotham nei primi anni ’80, dove Arthur Fleck è un aspirante cabarettista, non baciato dal successo, tanto che si arrangia facendo comparsate come clown. Emarginato, darà il via a una serie di improbabili eventi che scateneranno la società e lo trasformeranno in un criminale che Gotham non aveva mai visto.
“Joker non ha mai avuto nei fumetti una storia dedicata alle sue origini, il che ci ha permesso molta libertà”, secondo il regista. “La chiave per me era il tono, per cui mi sono ispirato al cinema migliore della fine degli anni Settanta che tanto amo, da Taxi Driver a Re per una notte, da Serpico a Toro scatenato. Mi rendo conto che sembri un genere diverso da quelli a cui sono abituato, ma sono un narratore e una storia ha sempre un inizio, uno sviluppo e una fine. Ero convinto che, con un personaggio come Joker, si potesse fare qualcosa di speciale, cercando un approccio diverso, aiutati dal fatto che non vengo dal cinecomic. Abbiamo continuato a cercare la nostra via, cambiando prima e durante le riprese, ci siamo spinti ogni giorno cercando di fare qualcosa di completamente folle. I film spesso riflettono la società, avendolo scritto nel 2017 sicuramente ci sono temi di quel periodo, e anche di oggi, che hanno trovato spazio, poi dipende dalle lenti con cui lo vedi, ognuno legge delle cose diverse, certo non è nostra intenzione imporre qualcosa.”
Al solito, il buon Joaquin Phoenix ha portato all’incontro con la stampa più la sua ironia e qualche risata, rispetto a un eloquio approfondito sul suo personaggio, già fra i favoriti per i prossimi oscar. Non sarebbe da lui, che ha però parlato dei motivi che l’hanno interessato in questo personaggio complesso. “Mi attraeva poterlo raccontare a modo nostro, senza riferimento a passate versioni, è difficile definire il joker, non vuoi farlo perché non ha senso, ci sono volte in cui identifichi alcuni aspetti della sua personalità e motivazioni, salvo poi farti portare altrove. Joker rimane un mistero, girando scoprivamo giorno dopo giorno nuovi aspetti. È stata per me sicuramente la cosa più interessante. Mi sono preparato preparando peso, percorso che colpisce anche la psicologia e ti innervosisce, poi ho letto un libro sui diversi tipi di personalità. A quel punto, una volta identificato Arthur, abbiamo cercato di creare qualcosa che non fosse identificabile e classificabile da uno psichiatra. Non l’ho approcciato come un personaggio tormentato, lui in realtà lotta per trovare felicità, amore, una relazione con gli altri. Era questo che mi interessava. Non penso mai a un personaggio come tormentato”.
A proposito di risata, Todd Phillips ha spiegato come ce ne fossero quattro diverse, "una delle quali quella della fine, una risata autentica di gioia. Abbiamo preso qualcosa naturalmente dai fumetti, come il fatto che sia uno stand-up comedian fallito. La violenza? Ce n’è molta di più in un film come John Wick 3, dipende da come colpisce lo spettatore. L’obiettivo di Joker è cercare la sue identità, diventa per errore un simbolo mentre cercava semplicemente l’approvazione. Questa nostra versione non vuole bruciare il mondo, ma far ridere la genere e portare la risata nel mondo. Un aspetto importante del film è la mancanza di empatia, che vediamo anche nel mondo oggi”.
Joker di Todd Phillips arriverà nelle sale sale il 3 ottobre, distribuito da Warner Bros Italia.