Iron Sky - il regista Timo Vuorensola presenta il suo folle film
Il regista finlandese ha accompagnato la presentazione del suo folle film sci-fi
Iron Sky, storia di un attacco nazista perpetrato nel 2018 direttamente dalla luna, dove un nucleo del partito si sarebbe rifugiato nel 1945, te l'aspetti solo da uno come il finlandese Timo Vuorensola: poco più che trentenne, leader di una band black metal, cineasta autodidatta, noto su internet per la sua saga di webfilm Star Wreck, omaggio/parodia alla fantascienza più classica. Stando a quel che dice, l'elemento parodistico nei suoi lavori sarebbe tuttavia meno importante di quanto appaia a prima vista: Iron Sky è per Timo un vero film sci-fi, con una premessa assurda ma uno svolgimento plausibile, nel limite del possibile. Vuorensola tiene infatti a sottolineare che l'avventura, che pur non disdegna gag e satira sopra le righe contro l'arrogante politica estera occidentale, punta a essere soprattutto sincera cinematografia di genere, contro il taglio di Hollywood, tendenzialmente cinema bellico propagandistico mascherato da evasione (non gradisce Transformers e Battleship, promuove Moon e Prometheus). Timo respinge poi l'appartenenza di Iron Sky al sottogenere della "nazi exploitation", suggerita dalla partecipazione di Udo Kier, usato da Rob Zombie nel finto trailer di “Werewolf Women of the SS” in Grindhouse.
I 7.500.000 di euro serviti a creare Iron Sky, cifra risibile per un blockbuster di fantascienza ma di tutto rispetto per una produzione indipendente europea, comprendono ben 1.200.000 euro da oltre centomila fan. Tanti sono infatti gli appassionati che dopo Star Wreck si sono radunati intorno alla visione semiseria ma trascinante di Timo e del suo amico Samuli Torssonen. Sostenitori volontari del progetto Iron Sky, i fan hanno versato il contributo a scatola chiusa, non avendo accesso al copione, ma prendendo parte ad aspetti più o meno secondari, come la creazione dei nomi di alcuni personaggi o il design di astronavi (nel preciso stile del dieselpunk, variante più contemporanea dello steampunk). Il sostegno ha permesso di soddisfare i sogni creativi del team di Iron Sky, coinvolgendo la band slovena dei Laibach, ai quali Vorensuola ha chiesto di completare le immagini e non semplicemente accompagnarle, seguendo la lezione del Vangelis di Blade Runner.
Con Iron Sky si deve anche ridere, ma Timo s'illumina significativamente quando qualcuno per i temi trattati cita “La svastica sul sole” di Philip K. Dick, e guardacaso su quella scia più drammatica intende muoversi con il suo prossimo lavoro, tratto da una graphic novel e intitolato I Killed Adolf Hitler, vicenda di due killer spediti indietro nel tempo per uccidere il politico non ancora diventato dittatore. Che l'intermittente serietà stia per prendere il posto della goliardìa in via definitiva? L'ambizione già c'è.
Qui sotto il video con la nostra intervista:
E qui sotto il trailer del film:
