Inside Out 2, videointervista col regista Kelsey Mann: "I film Pixar, intrattenimento terapeutico"

Ora che Inside Out 2 è al cinema e gli incassi mondiali lo stanno premiando oltre le più rosee aspettative, vi mostriamo con piacere la nostra video intervista col suo regista Kelsey Mann e col suo collega producer Mark Nielsen. Abbiamo cercato di spaziare nei minuti a disposizione su vari argomenti: il paradosso di Gioia che piange e si arrabbia, la forza terapeutica di un film Pixar, più una suggestione riguardante il centro dell'immaginazione che abbiamo nel nostro cervello: bello pensare che assomigli a uno studio di animazione!

Inside Out 2, il vero ritorno della Pixar al cinema

Inside Out 2 si sta rivelando il successo al boxoffice di cui la Disney e soprattutto la Pixar avevano bisogno, in zona animazione: la casa di Emeryville in particolare aveva visto diversi suoi lavori prendere direttamente la strada dello streaming su Disney+, in periodo pandemico. Era successo a Soul, Luca e Red, mentre il ritorno al cinema con Lightyear nel 2022 era risultato un flop. Nonostante Elemental l'anno scorso si fosse difeso più che bene raggiungendo i 500 milioni di dollari totali al botteghino mondiali, Inside Out 2 li ha già superati in una settimana, riportando le lancette indietro a quattro-cinque anni fa, quando i film Pixar erano un evento per tutto il pubblico.
Al di là della qualità del lavoro, deve avere convinto particolarmente la capacità che Inside Out 2 e il film precedente hanno avuto di garantire l'immedesimazione in tutto il pubblico, come ci hanno sottolineato Kelsey e Mark: in questa nuova storia Riley, ormai tredicenne, affronta una prova di hockey molto importante, che potrebbe segnare i suoi anni del liceo. Le sue emozioni primarie Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto pensano di essere al sicuro, ma capiranno quant'è difficile gestire la situazione una volta che con la pubertà nel cervello fanno irruzione Ansia, Noia, Invidia e Imbarazzo... Leggi anche Inside Out 2, la recensione del sequel Pixar, con Riley che cresce inesorabilmente