Interviste Cinema

Insicuri si sta meglio in coppia: Alessandro Tamburini e la sua opera prima Ci vuole un fisico

51

Due bruttini insicuri e una notte modenese.

Insicuri si sta meglio in coppia: Alessandro Tamburini e la sua opera prima Ci vuole un fisico

In un mercato ingolfato eppure in calo, in cui la distribuzione è ormai l’anello debole della catena di un film, il Centro Sperimentale di Cinematografia esordisce, dopo dieci anni di vita e dodici film come produzione, anche come distribuzione, in collaborazione con Bolero. Occasione per sostenere film diretti da ex allievi della scuola, come è il caso di Alessandro Tamburini, che ha espanso il suo corto del 2012, Ci vuole un fisico, in un lungometraggio in uscita il prossimo 3 maggio. È anche protagonista, al fianco di un’altra ex allieva, Anna Ferraioli Ravel, della storia di due insicuri alle prese con la notte di Modena, ma soprattutto con loro stessi e le loro fragilità.

“Avevamo pochi soldi e molto entusiasmo quando nel 2012 abbiamo girato a Roma in cinque giorni il corto. Io e il mio migliore amico Ciro Zecca abbiamo avuto l’idea, in una lunga e noiosa estate, di raccontare due persone che si sentono sovrappeso e insicure. Una sera vanno nello stesso ristorante per un appuntamento, ognuno con un partner più bello, che però non si presenta. All’inizio ci odieremo, io con Anna Ferraioli Ravel, ma poi passeremo una nottata piena di peripezie curiose in giro per Modena. Oggi la società privilegia la bellezza, mentre loro sono due eroi moderni, a modo loro. Il fisicamente brutto è un archetipo che ti porta a sentirti inadatto, ti vergogni di portare appresso la tua bruttezza. Già a scuola non entri certo nel gruppo più esclusivo, vieni schernito da un contesto che vede i belli della pubblicità dello shampo come immortali, come canone di riferimento”.

Piace giocare a Tamburini con ‘i chiari riferimenti autobiografici’, dinamica a cui non si sottrae la protagonista, che ricorda come abbia perso trenta chili fra il corto e il lungo, costringendo a delle modifiche alla storia. “Mi ha anche chiesto di riprendere peso per il film, potete immaginare come ho risposto”, ha detto la Ferraioli Ravel. “Al di là dei riferimenti autobiografici e del risentimento del regista che si sente palese, il mio personaggio reagisce con atteggiamento ottimistico a questa forma di emarginazione che si auto impone. È attiva rispetto a una figura maschile sottomessa che si lascia trasportare da questa ragazza. Un personaggio resiliente, con grande adattamento nella vita che non corrisponde al prototipo di donna fragile. Vogliamo parlare della resistenza anche fisica delle donne rispetto agli uomini? Sempre più spesso l’uomo si appoggia e si lascia guidare.
Devo dire che tutta la mia vita è stata segnata dall’inattesa predilezione istintiva verso persone dalla bellezza non canonica; davvero da studiare psicologicamente, mai stata con un bello canonico, anzi, lancio un appello ai belli…”.

Tamburini conferma di non essere troppo distante dal suo personaggio nel film, raccontando di “aver provato una sorta di piacere passivo nel non dover guidare, con lei che pensava a tutto. Sbaglio, e lo so, ma anche io penso che se ti metti con una da 9, e tu sei al massimo da 7, allora si devi aspettare di tutto, anche di finire cornuto. Poi mi viene in mente di mio zio, vergine a 76 anni. Ha sempre pensato alla sua vita di contadino,  ci ha provato solo una volta con una donna, a 60 anni, ma fu rifiutato.”

Ci vuole un fisico sarà in sala dal 3 maggio, distribuito da CSC Production.

Palinsesto di tutti i film in programmazione attualmente nei cinema, con informazioni, orari e sale.
Trova i migliori Film e Serie TV disponibili sulle principali piattaforme di streaming legale.
I Programmi in tv ora in diretta, la guida completa di tutti i canali televisi del palinsesto.
Piattaforme Streaming
Netflix
Amazon Prime Video
Disney+
NOW
Infinity+
CHILI
TIMVision
Apple Itunes
Google Play
RaiPlay
Rakuten TV
Paramount+