Il febbrile mondo assediato di Darren Aronofsky: Madre! secondo il regista e Jennifer Lawrence
Il nuovo film in concorso al Festival di Venezia 2017 del regista.

“Sono attratta dai registi dark”, dice Michelle Pfeiffer, durante la conferenza stampa di mother! di Darren Aronofsky. “Anche io”, interviene a quel punto Jennifer Lawrence, suscitando risate generali. Il duetto fra regista e sua novella musa, anche nella vita reale, è andato in questo modo, con la Lawrence sempre pronta a bacchettare ironicamente il suo regista, il cui film viene presentato oggi in concorso a Venezia 74, con fischi, applausi e furiose discussioni dopo la proiezione per la stampa.
Un complesso film, pieno di allegorie e metafore, che isola in una casa in campagna il mondo intero, raccontando come una coppia, lui poeta (Javier Bardem) lei musa (Jennifer Lawrence), affronta l’invasione di una serie di personaggi: dai vicini ai fan voraci. Un film “mondo” che rimanda al visionario L’albero della vita, accolto proprio qui a Venezia con simili discussioni.
“Di solito ci metto degli anni a preparare i miei film”, ha spiegato Aronofsky, “in questo caso è stata un’esperienza strana durata solo cinque giorni. Mi è venuto fuori vivendo in questo pianeta e vedendo cosa succede senza che si faccia niente, con una rabbia che ho canalizzato in una sceneggiatura che è sgorgata in soli cinque giorni. Poi ne ho parlato a Jennifer, e improvvisamente stavamo facendo il film. Abbiamo cercato di sorprendere costantemente il pubblico, in modo che non fosse mai al sicuro, come accade alla protagonista, assumendo il suo punto di vista vivendo questa invasione. Il titolo è vago, volevamo mantenere il segreto, posso dire che fra di noi lo chiamavamo Giorno 6, se guardate la Bibbia capite cosa volevamo intendere”.
Jennifer Lawrence ha sottolineato la singolarità di questo mother! all’interno della sua breve, ma già intensa, carriera. “Si tratta di un personaggio completamente diverso rispetto a quelli che ho mai fatto, Darren mi ha aiutato a tirar fuori una parte di me che non conoscevo, aiutata da tre mesi di prove. Sicuramente è stato il ruolo più difficile che abbia interpretato.” Riguardo alla dinamica violenta che coinvolge dei fan del poeta Bardem, la giovane premio Oscar tiene a specificare come “non fosse per i fan non potrei fare quello che amo; se non recitassi non potrei fare niente di utile per la società. Sono grata in maniera assoluta, mentre quella che nel film viene denunciata è una società insaziabile, specie quella virtuale di internet, in cui bisogna dire, apparire, essere; sempre di più.”
Le reazioni contrastate non smuovono più di tanto il regista. “Ci sono molti modi per intrattenere, a vedere il mio film vieni solo se sei pronto a fare le montagne russe più volte. Non parto da l’idea preconcetta di essere diverso o provocatorio, ma da qualcosa che sento, da cui partire per iniziare a visualizzare. I miei riferimenti sono stati L’angelo sterminatore di Bunuel, Edgar Allan Poe. Sappiamo che una cosa che accade a Pechino si ripercuote a New York o altrove, così come che ci sono palazzi bellissimi e la Siria devastata dalla guerra, entrambe situazioni create dall’uomo. Volevo mantenere l’idea che siamo tutti nello stesso mondo, riducendolo a una casa: è facile identificarsi quando qualcuno la insozza, ci fuma anche se non vogliamo, o butta dell’immondizia in bagno; abbiamo più difficolta a farlo se avviene fuori, invece. Sono un ambientalista molto impegnato e anche pessimista, per questo mi attivo per cercare il più possibile di cambiare le cose. Sull’ambiente l’America è schizofrenica, ma almeno ora sappiamo chi sono gli amici da attaccare”.
mother! uscirà nelle sale italiane il 28 settembre, distribuito da 20th Century Fox Italia.