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I mostri oggi: le nostre interviste al cast e al regista

Prodotto da Pio Angeletti, Adriano De Micheli e Maurizio Totti della Colorado Film, e distribuito dalla Warner Bros. Italia, I mostri oggi riporta al cinema la buona vecchia commedia all'italiana, quella che traeva forza dall'estro creativo dei grandi mattatori del nostro cinema. A prendere il posto di Gassman, Tognazzi e Sordi ci sono...

I mostri oggi: le nostre interviste al cast e al regista

Le nostre interviste ai Mostri oggi

La presentazione alla stampa italiana de I mostri oggi - che conclude idealmente una trilogia iniziata nel '63 con I mostri e proseguita nel '77 con I nuovi mostri - si è svolta in un clima di grande serenità, nonostante l'accenno alle severe critiche mosse al film, qualche tempo fa, dagli eredi dei protagonisti dei film originali, Alessandro Gassman e Gian Marco Tognazzi. "Sono contento di poter affrontare subito questa questione" - ha cominciato il regista Enrico Oldoini. "Alessandro mi ha chiesto di dire a tutti i giornalisti che si dissocia dalla polemica di Tognazzi. Anzi, ci augura buona fortuna. Quanto a Tognazzi, la verità è che gli avevo offerto un piccolo ruolo in un unico episodio, un po' come ho fatto con Neri Marcorè. Il suo nome non sarebbe apparso sul cartellone accanto a quelli dei tre protagonisti, così ha rifiutato, voleva più spazio".

Liquidata l'imbarazzante vicenda, Enrico Oldoini ha parlato dell'omaggio ai primi due film, distinguendo fra omaggi intenzionali e citazioni involontarie. "La nostra intenzione era riprendere soltanto alcuni personaggi e determinati episodi dei I mostri e I nuovi mostri. Solo mentre giravamo, ci siamo resi conto che in effetti le analogie erano molte altre. Allo stesso tempo, però, non volevamo fare un film che fosse troppo legato all'attualità, che imitasse la cronaca, che riproponesse ciò che ogni giorno vediamo in televisione. Ci siamo avvicinati alla realtà per poi deformarla immediatamente, enfatizzarla, renderla comica, grottesca". "In un certo senso I mostri oggi è un'evoluzione dei primi due film" - ha aggiunto Claudio Bisio, che interpreta una bizzarra e nutrita schiera di personaggi. "Per esempio, l'episodio intitolato Il malconcio è il seguito dell'episodio de I nuovi mostri  in cui Alberto Sordi soccorreva un uomo che poi tutti gli ospedali rifiutavano. I mostri sono gli stessi di allora, ma sono peggiorati".

Dei mostri odierni ha parlato anche Diego Abatantuono."I mostri di bravura erano Gassman, Sordi, Tognazzi, Risi, Monicelli. I "mostri mostri" di oggi sono ben più feroci, crudeli e terribili di quelli di un tempo. Nei film di Risi e Monicelli erano personaggi inventati. Adesso, invece, la realtà ha superato la fantasia". "I mostri sono dappertutto" - sostiene invece, con una sottile preoccupazione Giorgio Panariello. "La cosa più impressionante è che ognuno di noi può diventare un mostro. Succede all'improvviso. Basta un niente per impazzire". E a proposito di un personaggio non comico che interpreta nel film, e che viene raggirato da tre maliziose ragazzine, l'attore toscano dichiara: "La base della commedia è il dramma e mi piace molto il contrasto fra la risata e la malinconia che immediatamente la segue". "Sono d'accordo con Giorgio" - ha detto Neri Marcorè. "Soltanto in Italia si fa ancora una netta distinzione fra commedia e dramma. Chi ha i tempi comici, sa anche far piangere. In America, per esempio, tutti gli attori passano continuamente da un genere all'altro". Sui mostri odierni, l'attore, che solo per un attimo ha fatto la sua buffa imitazione di Gasparri, ha detto che "sono quegli uomini che si rifiutano di risolvere i problemi, che non li considerano, che li rimuovono, complicandosi ulteriormente la vita".

Le due protagoniste femminili del film, Sabrina Ferilli e Angela Finocchiaro, non credono che le donne siano meno mostri degli uomini: "Forse siamo peggiori di loro" - ha ammesso la Finocchiaro. "Possiamo essere dei mostri con i nostri figli, per esempio. Samo tutti dei mostri e credo che il mondo non sia poi tanto cambiato rispetto al '63. Adesso come allora tendiamo a saccheggiare la vita, invece di scoprirla. L'ignoranza dilaga, tendiamo a giusticarci in ogni situazione, a vedere solo noi stessi, e per questo non potremo mai essere una nazione, un organismo più grande". Sabrina Ferilli, che interpreta tre donne mostruose ma non troppo, ha detto invece che il peggior difetto dell'uomo è l'opportunismo, in ognuna delle sue forme.

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  • Appassionata di cinema italiano e commedie sentimentali
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