Gli indifferenti: intervista a Valeria Bruni Tedeschi e al regista fra Roma, Parigi e Londra
Abbiamo incontrato, purtroppo non in presenza ma parlandoci e guardandoci fra una capitale europea e l'altra, Valeria Bruni Tedeschi e Leonardo Guerra Seràgnoli, che sono la protagonista femminile e il regista de Gli indifferenti, dal libro di Moravia.
Alberto Moravia aveva solo 18 anni quando ha pubblicato Gli Indifferenti. Era il lontano 1929 e l'Italia era sotto il regime fascista. 90 anni dopo i tempi sono cambiati, ma l'indifferenza, intesa come noia, indolenza e mancanza di slanci affettivi, è rimasta. La pensa così il regista Leonardo Guerra Seràgnoli, che del romanzo con protagonisti la famiglia Ardengo e Leo Merumeci ha voluto fare un nuovo adattamento insieme allo sceneggiatore Alessandro Valenti, ambientando la vicenda ai giorni nostri ma restando ugualmente in un milieu borghese.
Di questo contesto sociale, e di personaggi che restano degli archetipi, abbiamo parlato con la protagonista Valeria Bruni Tedeschi e con il regista. Ognuno era una città diversa: noi a Roma, Valeria Bruni Tedeschi nella sua Parigi e Leonardo Guerra Seràgnoli a Londra, ma in epoca di zoom e di impossibilità di incontri dal vivo, niente ci ha potuto fermare.
In uscita sulle principali piattaforme streaming, Gli indifferenti è interpretato anche da Edoardo Pesce, Giovanna Mezzogiorno, Beatrice Grannò e Vincenzo Crea. L'azione si svolge a Roma, all'interno di una bellissima e lussuosa casa.