Gerini, Capotondi e Impacciatore presentano Amiche da morire
Parlano la regista e le attrici della divertente commedia nera tutta la femminile in uscita il 7 marzo

All'esordio nel lungometraggio, la giovane Giorgia Farina (neanche 30 anni) sceglie di fare e riesce a farsi produrre una black comedy con tre protagoniste femminili: Claudia Gerini, Cristiana Capotondi e Sabrina Impacciatore. La storia di Amiche da morire è ambientata in un’isoletta siciliana dove le tre non amiche sono costrette a far fronte comune nascondere un omicidio. In ballo ci sono circa 900 mila euro. “Mangiavo del tonno quando ho pensato di ammazzare il mio partner, come spesso capita di desiderare quando si è in coppia, ed è da qui che ho avuto l’idea della storia”, così esordisce la regista che rivela immediatamente di possedere quell’umorismo nero di cui il film è pregno. “Mi piacciono molto i film di genere. Da subito con Fabio Bonifacci (il co-sceneggiatore, ndr) ci siamo detti di fare sì una commedia, ma che fosse diversa da quelle del panorama italiano”.
Cristiana Capotondi interpreta Olivia, una ragazza credulona e maldestra. “Per il mio personaggio mi sono ispirata al cliché della bionda svanita e svenevole. La voglia di fare personaggi diversi ti spinge a interpretare persone con cui non hai niente in comune” spiega l’attrice ringraziando la Farina per averle permesso di fare cose molte divertenti.
“Immaginate voi come si può essere un sex simbol se ci si chiama Crocetta” si lamenta scherzando Sabrina Impacciatore, alla quale è toccato il ruolo del brutto anatroccolo, antisexy al massimo e mortificato da una madre retrograda. “Il primo pubblico per un attrice sono i tecnici del set. Io mi vergognavo ad uscire dalla roulotte truccata com’ero, accanto alla Gerini che è una bomba sensuale e a Cristiana che ha una bellezza da principessa… dopo questo film ho scoperto molte cose sulla femminilità ed ho lasciato il mio analista”. Risate in sala. L’attrice continua, precisando che non vuole polemizzare in nessun modo, dicendo che “in Italia le donne devono aderire ad un canone di bellezza per essere sexy. Quindi al cinema con la gobba che ho sul naso e senza la quarta di reggiseno, non mi offrono ruoli sexy, anche se nella vita faccio furore”. Altre risate.
“Ama piacere la mia Gilda, è una che non ha note drammatiche, si diverte, gioca sul potere che ha sugli uomini. Già leggendo la sceneggiatura mi divertivo” racconta invece Claudia Gerini nei panni di una forestiera che si ritira sull’isola per fare la escort. “Con lei ho in comune le arti marziali, da 5 anni studio taekwondo. Comunque ormai sono diventata un’equilibrista a non far cadere nel volgare i miei personaggi. E' stato bello, nel lavoro e nella fatica ci siamo divertite”.
Giorgia Farina interviene ancora spiegando di aver girato il film in Puglia, a Monopoli e dintorni. Non nasconde di aver vissuto l’esperienza con un po’ di tensione soprattutto “la vigilia del primo giorno di riprese. Quella notte non riuscivo a dormire finché non mi è arrivato un sms da Raffaella Leone (figlia di Sergio, che ha prodotto il film, ndr) in cui mi diceva che anche suo padre non dormiva la sera prima dell’inizio. È stato un messaggio che mi ha tranquillizzato parecchio”.