Forever Young: la nostra intervista a Valeria Bruni Tedeschi, regista che vuole stare nella vita
Forever Young è il sesto film da regista di Valeria Bruni Tedeschi, che è partita dalla sua esperienza di studentessa della scuola di teatro di Patrice Chéreau per raccontare l'amore per la recitazione e l'avventura umana di un gruppo di ragazzi dei tardi anni '80. Ecco la nostra videointervista alla regista.
È bella e luminosa, e sempre sorridente, Valeria Bruni Tedeschi, ormai regista affermata e con una notevole carriera da attrice. L'abbiamo incontrata in occasione della tappa romana del tour promozionale di Forever Young, film dal sapore autobiografico su una scuola di teatro e sui suoi allievi nella seconda metà degli anni Ottanta.
Già presentato in concorso al Festival di Cannes 2022, Forever Young è un inno alla giovinezza e all'amore, e alla vita mescola la morte e le paure degli anni '80, dalla Guerra Fredda all'AIDS. Nel cast, oltre a un gruppo di talentuosi interpreti che hanno da poco superato l'adolescenza (primi fra tutti Nadia Tereszkiewicz e Sofiane Bennacer) troviamo Louis Garrel nel panni di Patrice Chéreau, che di Valeria Bruni Tedeschi è stato insegnante, regista e amico.
Seduta su una poltroncina negli uffici della BIBI Film di Angelo Barbagallo, che ha prodotto il film, la Bruni Tedeschi aveva i jeans e un maglione di color azzurro tendente al lilla che la facevano sembrare una ragazza. Con lei abbiamo parlato della sua visione della vita, dell'attento lavoro di preparazione dei suoi attori e dell'epoca in cui la vicenda si svolge. Distribuito da Lucky Red, Forever Young arriva in sala il 1 dicembre.