Di Caprio e Scott parlano di Nessuna verità. E di Obama.
Nessuna verità è un thriller che evidenzia l'arroganza dei servizi segreti americani nelle operazioni in Medio Oriente. Il regista Ridley Scott e il suo protagonista Leonardo DiCaprio hanno parlato del film e della recente vittoria di Barack Obama durante l'incontro con la stampa italiana.

Di Caprio e Scott parlano di Nessuna verità. E di Obama.
“Non fidarti di nessuno, inganna tutti” recita la frase di lancio sul poster di Nessuna verità, l'ultimo lavoro di Ridley Scott con Leonardo Di Caprio e Russell Crowe. Certo, si tratta di un thriller di spionaggio, ma è tratto dal libro Body of Lies dell'ex corrispondente del Washington Post David Ignatius che ha raccontato in quelle pagine le nefandezze della CIA nelle missioni segrete in Medio Oriente. E ingannare è una pratica quotidiana che include nel mirino nemici, alleati e agenti della stessa Intelligence.
Leonardo Di Caprio è l'infiltrato che opera sul campo nel tentativo di debellare il terrorismo, spostandosi tra Giordania, Siria, Emirati Arabi, Iran e Iraq. Russell Crowe è il suo diretto superiore che muove i fili dagli Stati Uniti e spesso gli intralcia la strada mettendo a repentaglio i delicati equilibri con i servizi segreti alleati. “È patriottico, ama il suo paese e vuole porre fine ai conflitti negli stati arabi” spiega Di Caprio sul suo personaggio. L'attore ha incontrato la stampa italiana all'hotel Hassler di Roma insieme al regista Ridley Scott. “Vuole trovare una soluzione a lungo termine mentre la CIA pretende risultati immediati” continua Di Caprio che però non entra nel merito della questione extra cinematografica. “Io sono un attore, ho fatto ricerche per interpretare al meglio il mio personaggio”, dice dimostrando di aver appreso con eleganza doti diplomatiche “non mi sento però in alcun modo qualificato per poter dare un'opinione sulla presenza di Al Qaida nel Medio Oriente”.
Il personaggio di Crowe invece incarna l'arroganza dell'occidente. “Non conosce la cultura, la religione né le tradizioni del mondo arabo”, così lo descrive Ridley Scott domandandosi di conseguenza come possa un governo occidentale con la stessa ignoranza sedersi ad un tavolo di negoziato. La centralità del film è l'agente operativo interpretato da Di Caprio, continua il regista, “che conosce e apprezza quella cultura ed è l'unica speranza per trattare a livello diplomatico con qualche spiraglio di successo”. Scott parla a ragion veduta essendo già stato a contatto più volte con la cultura araba sui set, tra gli altri, di Soldato Jane (1997) e Black Hawk Down (2001).
I film con Di Caprio protagonista non sono soltanto intrattenimento. Spesso le tematiche trattata richiamano l'attenzione su questioni che affliggono il tessuto sociale mondiale. Il divo chiarisce che la prima cosa per un attore è una buona sceneggiatura e “se poi si affronta un tema politico o d'attualità, tanto meglio. Ti senti incoraggiato a farlo un film come Blood Diamond o come Nessuna verità. Se sono audaci, scritti bene e Ridley Scott è interessato a dirigerlo sarei un pazzo a dire di no”.
E proprio sull'attualità i due non potevano esimersi dal commentare la vittoria di Barack Obama, neo-presidente degli Stati Uniti. “Quanto avviene in America ha da sempre effetti sul mondo intero e quindi sul mio paese, la Gran Bretagna” dice il regista elogiando l'intuizione, l'intelligenza e la forza fisica dei due candidati, caratteristiche fondamentali per ricoprire un ruolo di tale importanza, soprattutto per il più anziano John McCain. “Obama è lucido e sono certo che sarà perfettamente in grado di affrontare il futuro che lo aspetta” conclude Scott. “It's a wonderful day” sono le parole di Leonardo Di Caprio rimasto sveglio tutta la notte nel suo albergo romano per seguire lo spoglio elettorale. “Non potrei essere più orgoglioso del mio paese, di essere un americano e credo che il mondo intero attendesse una transizione come questa”. Quello di Obama “sarà un fantastico governo”.