Interviste Cinema

Denzel Washington a Roma presenta il thriller The Equalizer

87

L'attore è in Italia insieme al regista del film Antoine Fuqua.

Denzel Washington a Roma presenta il thriller The Equalizer

Con il comfort e l’informalità di una T-shirt blu, un paio di jeans e sneakers ai piedi, Denzel Washington si presenta ai giornalisti italiani per la promozione del thriller The Equalizer - Il vendicatore, diretto da Antoine Fuqua e in uscita nelle sale il 9 ottobre. Nella conferenza stampa di circa mezz’ora, l’attore non potrebbe essere più a suo agio. Forse troppo, avrà mentalmente protestato qualcuno. Con un’aria sorniona che ricorda quella sfoggiata dal suo personaggio in alcuni momenti di Flight, Washington non si pone il problema di rispondere con semplici “Yes”, “It’s possible” o “It’s a movie”, di fronte domande impegnative come i paralleli tra i russi mafiosi del film e i rapporti attuali tra USA e Russia. Il suo sorriso è interpretabile in “sono ormai troppo furbo per darvi in pasto la mia opinione su delicate questioni di geopolitica” oppure in “oggi sono in modalità relax e così voglio restare”. Non si può dargli torto se pensa che i media bramino per cavare dagli attori pensieri personali su argomenti d’attualità, per garantirsi titoli di richiamo degli articoli o perché parlare solo di cinema è "superficiale".

Washington interpreta un ex agente della CIA che ha cambiato vita, ha una nuova identità e un lavoro di store manager in un grande magazzino di bricolage. La sua destrezza nell’uccidere i cattivi riemerge quando una giovane prostituta che conosce appena è picchiata brutalmente dai suoi protettori russi. “Quando mi è arrivata la sceneggiatura l’aspetto ossessivo-compulsivo del mio personaggio non c’era” spiega l’attore. “L’ho sviluppato io pensando che fosse un tizio con dei traumi e si sentisse in colpa per la morte della moglie. Mi sono immaginato che avesse il caos nella testa e che la metodicità nello spostare le posate, mettere le bustine da tè dentro tovaglioli piegati, fosse l’ordine di cui aveva bisogno per mantenere il controllo”. Senza diventare improvvisamente prolisso, Washington dà più sostanza alle risposte parlando strettamente di The Equalizer. Il suo carisma è fuori discussione, tanto sullo schermo quanto di persona, soprattutto quando ammette di non prendere sul serio se stesso, ma di prendere molto sul serio il suo lavoro. “Non per tutti è facile trovare i soldi per andare al cinema e se la gente viene a vedere un mio film voglio che si goda un bello spettacolo, per questo ci metto tutto me stesso in quello che faccio”.

Ammicca ma non abbocca, Denzel. Dalle altre brevi dichiarazioni rilasciate, fa sapere che “non guardo molti film, preferisco lo sport”, “ho fatto boxe per vent’anni, non ho bisogno di prepararmi per un film d’azione”, “se ciascuno di noi tendesse la mano verso l’altro per aiutarlo, non ci sarebbero vendette al mondo” in riferimento e in contrasto al suo vendicativo personaggio. Ma di fatto quello è solo un film, è intrattenimento, come ribadisce più volte, la cui cosa più importante è lo script. A tal proposito, tra le tante buone sceneggiature capitategli tra le mani, rimpiange di averne rifiutate un paio che si sono rivelate ottimi successi. Per Seven di David Fincher gli fu offerto il ruolo del giovane poliziotto, che com’è noto andò a Brad Pitt, “ma dissi di no perché il film mi sembrava troppo spietato… ora mi proporrebbero la parte di Morgan Freeman”. L’altra rinuncia è stata quello per Michael Clayton, interpretato poi da George Clooney con tanto di nomination all’Oscar, “perché non ero convinto della regia nelle mani di un esordiente, Tony Gilroy, che poi ha fatto un ottimo lavoro”.

Nell’incontro successivo, più loquace è stato Antoine Fuqua. A tredici anni da Training Day, che valse l’Oscar per Denzel Washington, Fuqua è tornato a dirigere l’attore con il timore di non sapere se il rapporto sarebbe andato bene come l’ultima volta. “Era passato molto tempo da allora e comunque io sono uno sempre nervoso nel primo giorno delle riprese, devo trovare il ritmo giusto di lavoro con il cast e la troupe”. A riprova del fatto che sia andata bene, è lo stesso regista a rivelare che dirigerà nuovamente Washington già dal prossimo film, un western, il remake de I magnifici sette. Si tratta di una sorta traguardo per Fuqua essendo stato fin da piccolo un grande appassionato di Sergio Leone. “Amavo il suo stile, realizzava film in maniera eccezionale nonostante non capissi all’epoca come faceva il cinema. Trovavo bello il fatto che, sebbene il protagonista fosse un pistolero, alla fine facesse sempre la cosa giusta”.



Palinsesto di tutti i film in programmazione attualmente nei cinema, con informazioni, orari e sale.
Trova i migliori Film e Serie TV disponibili sulle principali piattaforme di streaming legale.
I Programmi in tv ora in diretta, la guida completa di tutti i canali televisi del palinsesto.
Piattaforme Streaming
Netflix
Amazon Prime Video
Disney+
NOW
Infinity+
CHILI
TIMVision
Apple Itunes
Google Play
RaiPlay
Rakuten TV
Paramount+
HODTV