Interviste Cinema

Creature di Dio: la nostra intervista esclusiva all'attrice Aisling Franciosi

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Arriva al cinema il 4 maggio con Academy Two Creature di Dio, un film drammatico con Emily Watson, Paul Mescal e Aisling Franciosi: conosciamo meglio la giovane attrice italo-irlandese protagonista di film e serie tv, che vedremo prossimamente anche in The last Voyage of the Demeter.

Creature di Dio: la nostra intervista esclusiva all'attrice Aisling Franciosi

Chi segue le serie tv avrà sicuramente già visto e apprezzato Aisling (pronuncia Ash-lin) Franciosi, la giovane attrice italo-irlandese che ha iniziato la sua carriera ai tempi della scuola, debuttando a teatro e passando poi al piccolo e grande schermo. A vederla dal vivo, sia pure attraverso una webcam, sembra anche più giovane dei suoi 29 anni ed è una ragazza simpatica, intelligente, determinata, coi piedi per terra e le idee molto chiare su una professione che sogna di fare fin da piccolissima. La ricorderete sicuramente nella splendida serie irlandese The Fall, dove era la babysitter innamorata del serial killer interpretato da Jamie Dornan, ma è apparsa anche in due episodi del Trono di spade nel ruolo di Lianna Stark. madre di Aegon Targaryen e sorella di Ned Stark, e in Legends. Al cinema è stata diretta da Ken Loach in Jimmy's Hall ed è stata protagonista del violento revenge movie The Nightingale di Jennifer Kent, la regista di Babadook, presentato alla Mostra del cinema di Venezia. Prossimamente la ritroveremo sul grande schermo nell'horror di André Øvredal The Last Voyage of the Demeter, sul viaggio in veliero che porta il conte Dracula in Inghilterra, ma dal 4 maggio la potremo vedere prima al cinema nel film drammatico irlandese Creature di Dio, dove Aisling affianca due bravissimi attori come Emily Watson e Paul Mescal, di recente candidato all'Oscar per Aftersun. Con lei, grazie ad Academy Two che distribuisce il film nelle sale, abbiamo avuto il piacere di fare una bella chiacchierata, grazie alla quale vi facciamo conoscere meglio il film e questa brillante attrice che essendo bilingue parla in perfetto italiano ed è anche una dotatissima cantante.

In Creature di Dio, Aisling Franciosi interpreta Sarah Murphy, una ragazza che vive in un villaggio costiero irlandese, la cui intera economia è fondata sulla coltivazione delle ostriche e sulla pesca e lavora, come tutti o quasi gli abitanti nel luogo, nella locale azienda ittica sotto la supervisione di Aileen (Emily Watson), una donna adulta al cui figlio Brian (Paul Mescal) è stata molto vicina da ragazzina. Emigrato da tempo in Australia e da tempo allontanatosi dalla famiglia, un giorno l’uomo torna all'improvviso senza spiegazioni e viene accolto dalla madre con un amore senza riserve. Ma tutto cambia quando Sarah, dopo averlo incontrato una sera al pub quando Aileen se n’era da poco andata, lo denuncia per averla violentata e Aileen fornisce un alibi al figlio. La violenza scoprirà l’omertà di un intero villaggio e costringerà la madre a cercare un modo per conciliare il desiderio di proteggere il figlio e il proprio senso di giustizia.

Quando chiediamo ad Aisling Franciosi quando è stata morsa dal tarlo della recitazione, ci racconta i suoi inizi in una professione non sempre facile ma a cui non è certo arrivata per caso: "Quando avevo 4 o 5 anni dicevo a mia mamma che volevo fare l'archeologa e lei mi ha detto che capiva che era perché avevo visto Indiana Jones, ma che non era proprio una rappresentazione fedele di quel lavoro. Subito dopo, come moltissimi bambini in Irlanda, sono andata a fare questa cosa che si chiama “Speech and Drama”, di sabato mattina. Non è una scuola per indirizzare al teatro o formare dei futuri attori, ma un’attività come giocare a calcio per i bambini, fa parte della nostra cultura. Io ho fatto la prima lezione a sei anni e giuro che da quel momento ho saputo che volevo fare l'attrice. Ho fatto quella scuola, poi quando ero al liceo ho deciso. I miei genitori non erano molto entusiasti all’inizio, volevano che prendessi una laurea e visto che ero abbastanza brava a scuola ho deciso di impegnarmi per ottenere la votazione più alta possibile all’università, in modo da poter avere un’alternativa nel caso le cose non fossero funzionate. Quando ero all'università ho fatto uno spettacolo al Gate Theater che è uno dei teatri più conosciuti a Dublino e da lì in poi ho cercato di trovare l'equilibrio tra il seguire le lezioni, fare gli esami e lavorare a teatro. Ho trovato un agente a febbraio, non ricordo di preciso l’anno, e a marzo ho iniziato The Fall".

Aisling Franciosi è molto consapevole dei rischi di una professione affascinante ma discontinua, che affronta con molto realismo: “Ci sono molti alti e bassi in questo lavoro, uno deve far sembrare che sta lavorando sempre, ma bisogna tener duro nei momenti in cui non lo si fa. Vivere la vita vera poi aiuta ad essere un attore migliore, perché cerchiamo di capire le cose e i sentimenti che abbiamo tutti in comune e vivere anche la vita normale è di aiuto”. Ad attrarla al personaggio e alla storia di Creature di Dio, ci racconta, sono stati vari elementi: "Ho letto il copione tutto d’un fiato e mi è piaciuto moltissimo. Perché Shane e Fodhla, che lo hanno scritto, hanno catturato il modo di parlare della gente che vive in una regione come questa in Irlanda e mi sembrava molto reale. Non è la prima volta che faccio un ruolo che parla di un'ingiustizia del genere e mi sentivo abbastanza pronta per affrontare un argomento e un ruolo come questo. Ma quello che trovo interessante in questo film è che ci dà modo di osservare una madre che cerca di venire a patti con una terribile verità su suo figlio, e secondo me questo suo comportamento è uno sguardo sul problema della violenza sessuale che non abbiamo ancora visto. Inoltre ci chiede di considerare la nostra responsabilità come spettatori in una situazione simile. In questo villaggio il silenzio rende gli astanti complici dell'ingiustizia. Ovviamente il personaggio di Sarah è molto importante ed è una donna molto coraggiosa, ma ci fa anche capire che le conseguenze non ricadono soltanto sulla vittima. Uno che stupra ha una madre, spesso una sorella, degli amici, quindi il film ti fa capire che effetto ha sulla comunità e sulla famiglia, in questo caso sulla madre".

Sui suoi partner nel film Franciosi ha parole di vero affetto: "Emily Watson è un'attrice la cui carriera ho sempre ammirato. Quando ero molto giovane avevo creato un vision board, un tabellone su cui metti le foto delle persone a cui ti ispiri per la tua carriera e ci ho sempre avuto una foto sua! Gliel'ho detto solo due settimane fa perché mi sentivo un po' in imbarazzo a dirglielo prima. Per me lei è un'artista, come diciamo noi un actor's actor, un'attrice che tutti gli altri attori ammirano per il tipo di lavoro che fa. Paul Mescal è un amico, sono super fiera e contenta per lui. La serie Normal People è uscita tre anni fa e poi la candidatura all’Oscar, quindi ha avuto proprio un'onda pazzesca ed è molto divertente vederlo godere questo momento, è un attore con tantissimo talento ma la cosa più importante è che una persona molto gentile, simpatica e che non si prende troppo sul serio. Per me è la combinazione perfetta: considerare il lavoro seriamente ma al tempo stesso non prendersi troppo sul serio".

Anche se il suo legame con l’Irlanda si è affievolito perché non ci vive da dieci anni, Aisling ci dice che ci torna sempre volentieri a lavorare per la bravura delle troupe locali, le storie che le propongono e le location mozzafiato, oltre che per trovare la madre e i fratelli, ma che per quanto sia fiera di essere metà irlandese e metà italiana, vuole raccontare storie non legate soltanto al suo paese di origine. E a proposito dei ruoli che ha interpretato finora, di donne che vivono spesso situazioni drammatiche, ecco cosa risponde: "Se devo essere completamente sincera non sono solo io che scelgo ma sono anche questi ruoli che scelgono me, non lo dico per darmi arie da artista, ma non faccio praticamente mai provini per commedie o per film romantici. In qualche modo, per qualche combinazione questi copioni, questi ruoli mi hanno attratto, ma avendoli interpretati poi mi cercano per questo tipo di personaggi. Ovviamente è un privilegio interpretare queste donne perché a volte i film hanno un puro valore di intrattenimento, altre trattano argomenti di cui discutere, quindi vedo come un privilegio fare ruoli come quello in Creature di Dio o in The Nightingale, ma è interessante e divertente anche cercare di trovare quelle emozioni profonde che nella vita quotidiana non mi è consentito esprimere, e questo è catartico, mi piace mettermi alla prova, affrontare delle sfide. Ciò detto, però, mi piacerebbe tantissimo fare un film comico o un musical: se qualcuno legge questa intervista sappia che sarò molto grata di poter sorridere in un film!".

Aisling Franciosi ci racconta anche come affronta le riprese sul set di un piccolo film indipendente o di una serie o una pellicola ad alto budget come l’horror in cui la vedremo prossimamente: "Abbiamo finito le riprese di Creature di Dio due settimane prima di cominciare The Last Voyage of the Demeter, e in termini di budget erano due film completamente diversi. Forse questa risposta sarà un po' noiosa perché per me veramente cambia poco dal punto di vista del mio lavoro. Se sto facendo una cosa ultra low budget o da 90 milioni di dollari, per me non cambia niente, io sono sempre ansiosa, ho sempre paura di non fare del mio meglio, il mio lavoro è cercare di fare il personaggio meglio che posso. Però ovviamente ci sono alcune cose divertenti, un po’ meno con Il trono di spade per me perché avevo una parte molto piccola, ma il set di The Last Voyage of the Demeter era una barca di 45 metri a Malta, spese che un film indipendente non si potrebbe permettere. Questo aiuta soprattutto nel contesto di una storia di fantasia perché non c'è green screen ma è un set reale: anche per il personaggio di Dracula nel film hanno utilizzato un po' di CGI ma lui era un attore (Javier Botet, ndr) che indossava una specie di tuta, terrificante, e questo aiuta. Certo non direi mai di no a un film che mi paga meglio, ma sono completamente innamorata dei film indipendenti perché quello che mi interessa di più è la storia umana".

Noi ringraziamo Aisling Franciosi per la sua simpatia e disponibilità e vi invitiamo intanto a vederla al cinema dal 4 maggio in Creature di Dio, perché sentiremo sicuramente molto parlare in futuro di questa bravissima attrice.

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HODTV
  • Saggista traduttrice e critico cinematografico
  • Autrice di Ciak si trema - Guida al cinema horror e Friedkin - Il brivido dell'ambiguità
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