Chris Sarandon parla di Fright Night - intervista esclusiva
Chris Sarandon è stato il Jerry Dandrige di Ammazzavampiri, il protagonista del film di Tom Holland che sta per tornare al cinema diretto da Craig Gillespie. In questo nuovo Fright Night, Sarandon compare in un cameo, e in questa intervista ci ha parlato del parallelo tra i due film.
Chris Sarandon parla di Fright Night - intervista esclusiva
Chris Sarandon è stato il Jerry Dandrige di Ammazzavampiri, il protagonista del film di Tom Holland che sta per tornare al cinema diretto da Craig Gillespie. In questo nuovo Fright Night, Sarandon compare in un cameo, e in questa intervista ci ha parlato del parallelo tra i due film.
D: Qual è stata la tua prima reazione quando hai sentito parlare di questo nuovo Fright Night?
R: All’inizio ho pensato “Chissà?”. Sapevo che uno dei produttori era Mike Deluca, che è un ragazzo in gamba, ma non sapevo altro. In un certo senso ero scettico, ma dopo aver letto la sceneggiatura ero totalmente convinto. Poi ho sentito che lo avrebbe diretto Craig Gillespie e chi aveva selezionato per il cast. Ho pensato “Beh, così non possono sbagliare”. Ogni aspettativa contenuta nella sceneggiatura era stata rispettata.
D: Quanto Fright Night somiglia al film originale?
R: L’atmosfera è la stessa. Il film originale era pauroso, ma anche divertente. Inoltre i legami tra i personaggi erano molto forti, cosa molto importante. Se il pubblico non si sente coinvolto in una sorta di conflitto emotivo con i personaggi, allora viene meno, o diminuisce, il senso di pericolo in cui questi si trovano. Ho pensato subito che la sceneggiatura di Marti Noxon catturasse tutti questi elementi senza copiare completamente l’originale. Era importante che fosse così, perché ci troviamo in un periodo differente. Inoltre ho apprezzato il fatto che abbiano recuperato la vecchia tradizione del genere dei vampire, in contrasto con quanto è accaduto negli ultimo sette o otto anni con Twilight e True Blood. Jerry non è un vampiro romantico. È più vicino alla tradizione di Bela Lugosi, Nosferatu e Bram Stoker: un crudele assassino.
D: Cosa hai pensato quando hanno preso Colin Farrell per interpretare Jerry?
R: Ho pensato che fosse fantastico. Innanzitutto, a mio parere, Colin ha l’età giusta. È un uomo adulto, non un ragazzo. Inoltre possiede un’indefinibile essenza e un carisma che attraversano lo schermo. C’è qualcosa di molto speciale in lui e in più è molto divertente e in gamba. Sono tutte qualità molto importanti per il personaggio di Jerry, come anche l’essere pericoloso.
D: Com’è stato lavorare con Colin?
R: Fantastico. È un tipo terrificante e un vero incantatore Irlandese, ma è anche un grande fan del film originale. La prima volta che l’ho incontrato, è entrato nella mia roulotte e mi ha regalato il film di Carl Dreyer Vampyr - il vampiro e una bottiglia di Château Lafite Rothschild. È stato davvero emozionante e piacevole. Ero a dir poco lusingato. È una bella persona.
D: Pensi che la CGI abbia cambiato i generi horror e fantascientifici?
R: Penso che abbia reso sicuramente più semplice per i registi e gli sceneggiatori far sì che la propria immaginazione prenda corpo. Per esempio, hanno realizzato questo Fright Night in 3D e io ho sempre pensato che il 3D fosse immotivato, un’idea delle case di produzione per fare soldi, un modo per far pagare di più il biglietto del cinema. Ma il fatto è che credo che il 3D valorizzi davvero questo film perché gli attribuisce un senso di profondità e, stranamente, di claustrofobia. Penso che dipenda dal fatto che si percepisca molto di più il senso di quali siano i rapporti tra i personaggi a livello dimensionale. Secondo me, questo è il corretto uso della tecnologia.
D: Hai avuto incontri bizzarri con i fan da quando hai partecipato al film Ammazzavampiri?
R: C’è stato il ragazzo del cavo e che mi ha guardato con la coda dell’occhio durante tutto il tempo in cui ha lavorato a casa mia, senza dirmi una parola. La cosa è andata avanti per quattro ore fino a quando ho firmato la ricevuta e ha detto, “Mi sorprende che lei esca di giorno”. Di solito, comunque, le persone sono molto gentili e molto felici di vedermi.