Brutti e cattivi: la nostra intervista a Claudio Santamaria, Marco D'Amore e Sara Serraiocco
Una storia di rapina, periferie, tradimenti reciproci e di uguaglianza che arriva in sala il 19 ottobre.
Con un titolo che rende omaggio al capolavoro di Ettore Scola Brutti, sporchi e cattivi, Brutti e cattivi racconta un gruppo di personaggi dall'aspetto sgradevole che organizzano un colpo grosso e si tradiscono l'un l'altro. Il Papero, Ballerina, il Merda e il nano Plissé non sono stati benedetti da madre natura e si muovono in una periferia romana squallida e sporca, dove esercitano il diritto a non comportarsi da brave persone, anzi a delinquere proprio come chi ha tutti o quattro gli arti o è favorito da intelligenza o altezza.
Elogio kitsch dell'uguaglianza e della tolleranza, Brutti e cattivi è la prima prova da regista del costumista Cosimo Gomez e si affida a tre protagonisti d'eccezione: Claudio Santamaria, Marco D'Amore e Sara Serraiocco. Li abbiamo incontrati durante il 74° Festival di Venezia, dove il film è stato presentato nella sezione Orizzonti.