Bros: il regista e i protagonisti presentano la commedia romantica gay targata Universal
La Festa del Cinema di Roma ha accolto a braccia aperte Nicholas Stoller, Billy Eichner e Luke McFarlane, rispettivamente regista e protagonisti della commedia sentimentale gay Bros, prodotta e distribuita dalla Universal.

Fra i moltissimi film presentati alla Festa del Cinema di Roma 2022, c'è anche la prima commedia sentimentale che vede protagonisti due uomini gay prodotta e distribuita da una Major, che poi è la Universal.
In uscita nelle sale italiane il 3 novembre, Bros ha un cast interamente LGBTSQ+, è punteggiata di dialoghi ironici e arguti e, invece di essere flamboyant ai limiti del kitsch, guarda piuttosto a classici della rom com come Harry ti presento Sally e Io e Annie.
Bros racconta la love story tra Bobby e Aaron, che non si sono mai innamorati in vita loro e che prima si annusano e poi decidono di fare coppia fissa: questo fino a metà film, perché successivamente arriveranno guai, imprevisti, equivoci, liti e riconciliazioni, e chi più ne ha più ne metta.
A dirigere Bros è stato Nicholas Stoller (Cattivi vicini), che ha scritto la sceneggiatura insieme a Billy Eichner, celebre comico e attore newyorchese. Eichner è anche uno dei protagonisti della commedia (nel ruolo di Bobby), mentre Aaron ha il volto di Luke MacFarlane. I due sono volati a Roma insieme al regista per rispondere alle domande dei giornalisti. Billy Eichner ha aperto le danze, parlando dell'origine del progetto: "L'avventura è iniziata con Nick. Avevo lavorato con lui come attore in un film che aveva diretto e anche in una serie televisiva che aveva scritto e diretto. Mi ha contattato e mi ha detto che desiderava che collaborassimo per una commedia romantica da girare di lì a poco. La cosa interessante era che il film parlava di una coppia gay, e non esistevano molti film dal budget piuttosto alto con due protagonisti omosessuali. Nick mi ha detto: 'Io non sono gay' e mi ha chiesto di scrivere la sceneggiatura insieme a lui. Dopodiché lui avrebbe curato la regia mentre io sarei stato uno dei protagonisti. Il nostro lavoro è durato un anno. Nicholas mi ha dato qualche consiglio su come scrivere un film legato a una major e io l'ho istruito sulla cultura gay e su cosa significhi essere oggi un uomo gay single".
Il terzo a entrare in scena è stato quindi Luke MacFarlane, che si è buttato a capofitto nel lavoro sul personaggio di Aaron, che lo ha stregato fin dal primo istante: "La sceneggiatura era quasi completamente scritta, quando sono salito a bordo. Ho fatto un provino come quelli di una volta, e mi è sembrato giusto così. Ero terrorizzato, perché questi due signori, insieme ai nostri produttori, sono persone di grande successo. La prima volta che ho letto la sceneggiatura è stato un momento meraviglioso, ho provato una sensazione rara per un attore. Mi sono detto: 'Ho capito tutto!', e quindi il mio lavoro è stato essenzialmente lasciarmi andare ad Aaron. E comunque io e Billy siamo entrati immediatamente in sintonia".
Anche se l'America più retrograda e tradizionalista ha mostrato di non gradire il film, Bros ha conquistato il plauso della critica, che invocava da tempo un film che fotografasse la comunità LGBTQ+.
"Raccontare una storia di questa portata sulla comunità LGBTQ+ e affidarla a una commedia era una cosa che sarebbe dovuta accadere molti anni fa" - ha spiegato Stoller. "Mentre giravamo il film, mi chiedevo: 'Ma perché abbiamo aspettato fino a oggi?'. E’ stato veramente un privilegio per noi realizzare Bros, e quando abbiamo organizzato un test screening con un piccolo numero di spettatori, ci siamo resi conto di quanto il pubblico fosse pronto già da diverso tempo".
"Io sono un uomo gay che lavora a Hollywood" - ha aggiunto Billy Eichner. "Sono sempre stato dichiaratamente gay fin dall'inizio della mia carriera. Abbiamo avuto dei film indipendenti incentrati su storie d'amore queer, ma mai un film così ambizioso e legato a una Major come la Universal. E’ un evento unico, anche perché spesso, quando al centro di un film importante sono stati messi personaggi appartenenti alla comunità LGBTQ+, a interpretarli sono stati chiamati attori eterosessuali, e sono anche stati scritti da eterosessuali. E’ stato speciale per noi poter impersonare noi stessi e raccontare le nostre storie. Mancava proprio un film del genere, e c'era davvero bisogno di narrare questa storia che ha coinvolto, emozionato e fatto ridere tantissimo il pubblico, perché spesso le storie LGBTQ+ sono sofferte, tribolate, e invece per noi era importante percorrere la strada della commedia. E’ stata un'esperienza grandiosa".
In Bros nessuno mette in discussione i gusti sessuali di Bobby e Aaron, e il primo è molto amato e rispettato. Il secondo, invece, sembra non accettarsi pienamente, e per questo è infastidito dall'atteggiamento e dai discorsi militanti dell'amato. Ecco cosa pensa di lui Luke MacFarlane: "Credo che il mio personaggio sia un uomo che non ha avuto la fortuna che ho avuto io nell'essere circondato da persone che hanno incoraggiato l'autenticità e l'unicità. Posso capire tante delle cose che Aaron deve capire da solo. Quando mi sono trovato nella sua situazione, ero molto più giovane. E’ davvero difficile per me accorgermi che il mio personaggio non è poi così sensibile. Continuavo a dirmi: 'Tu sei più sensibile di Aaron'. Dovevo tornare, nella mia mente, a un passato in cui non avevo tanto il controllo di me stesso”.
Bobby, invece, è molto vicino a Billy Eichner, che afferma: "E' stato importantissimo per me avere un uomo gay al centro del film, un individuo estremamente sicuro di sé ma di cui, man mano che la vicenda progredisce, scopriamo le insicurezze. L'amore, del resto, rende insicuri. Però volevo inventare un uomo che fosse perfettamente a fuoco e autoconsapevole, che non fosse insomma definito dall'amore di un altro uomo, e infatti, quando Bobby incontra l'amore, non entra in crisi. Mi sono identificato con queste sue caratteristiche. Bobby, però, non sa autocensurarsi, è uno che prevarica, che non è dotato di grande empatia. Spero veramente di non essere maldestro come lui in tante situazioni".
A Ospitare la storia d'amore tra Bobby e Aaron è dunque New York, città dove sono state ambientate tante celebri e favolose rom com e dove la mentalità della gente è abbastanza aperta, come ha sempre pensato Nicholas Stoller, che è originario dell'Inghilterra: "Volevamo fin dall'inizio che film si svolgesse a New York, perché è una città molto romantica e ci sono tanti classici della commedia sentimentale che hanno come sfondo questa città. Io sono cresciuto a New York, e questo ha dato forma a gran parte del mio lavoro. New York è sicuramente un luogo magico in cui girare e dove la comunità LGBTQ+ si sente a proprio agio nel parlare di sesso gay davanti ai figli. Siamo qualche passo avanti rispetto al resto degli Stati Uniti, e Bobby e Aaron non avrebbero potuto vivere la loro storia in nessun altro posto".
Mentre scriveva il copione insieme a Eichner, il regista non ha pensato solo a Nora Ephron. Ha tenuto conto anche della lezione dei film di Mel Brooks, di Notting Hill, della trilogia di Richard Linklater cominciata con Prima dell'alba. I due hanno inoltre avuto la favolosa idea di chiamare Debra Messing di Will e Grace per un cameo nei panni di se stessa, e la sua scena, credeteci, fa molto ridere.