Interviste Cinema

Broken Rage: Il ritorno di un doppio Takeshi Kitano in un film imperdibile in arrivo su Prime Video. Ce ne parla l'autore

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Fuori concorso all'ultima Mostra del cinema di Venezia arriva su Prime Video il 13 febbraio Broken Rage, breve ma densissimo e spassosa ultima opera di Takeshi Kitano, che ne ha parlato con gli attori in conferenza stampa.

Broken Rage: Il ritorno di un doppio Takeshi Kitano in un film imperdibile in arrivo su Prime Video. Ce ne parla l'autore

All'ultima Mostra del cinema di Venezia, in anteprima mondiale, è stato presentato il nuovo film di Takeshi Kitano, Broken Rage, che ha riscosso un prevedibile successo. Lungo solo 62 minuti, diviso in due parti (e un pezzettino) è uno spassoso e intelligente apologo che mette in scena non solo la carriera autoriale di Kitano regista e quella comica di Beat Takeshi, l'attore, ma offre anche un commento intelligente alla nuova fruizione del cinema e alla mania contemporanea di commentare tutto sui social media. Si tratta, come lui stesso ha detto, di un film sperimentale. Torneremo a parlarne il 13 febbraio, quando arriverà su Prime Video in esclusiva. Adesso vi basti sapere che Broken Rage per metà sembra una classica storia yakuza come altre del grande autore, in cui Kitano, soprannominato Mouse, interpreta un freddo killer che esegue senza batter ciglio e in modo molto efficiente gli incarichi che gli vengono assegnati, in busta chiusa, attraverso il cameriere di un bar. Riconosciuto e costretto per non finire in galera a collaborare da infiltrato con la polizia, riesce a togliersi d'impaccio senza problemi. Lì parte lo “Spin-off”, che racconta la stessa storia ribaltandola in senso comico, con abbondanza di scene slapstick, nonsense e demenziali, a partire proprio da Mouse che diventa un pasticcione assoluto. Nel mezzo, i finti commenti del pubblico che non capisce bene cosa sta succedendo.

Kitano, affiancato dai coprotagonisti Tadanobu Asano (nella serie vincitrice del Golden Globe Shogun), Nao Omori – che hanno lavorato col regista in Kubi - Hakuryu, alla sua sesta prova con lui, e Shoken Kunimoto, ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione del film, anche perché, ahimè, vittima di una commozione cerebrale, non ricorda niente dell'accoglienza veneziana. Prima di rivelarlo, però, ha introdotto così Broken Rage:

"Si tratta di un film che la gente può vedere nel proprio salotto. Che tipo di film è? Me lo sono chiesto anch'io, è piuttosto sperimentale, è quello che ho potuto e che volevo fare e per cui devo ringraziare Amazon. Quando mi hanno invitato mi hanno detto di sentirmi libero di fare tutti gli esperimenti che volevo, per cui sono loro molto grato. Naturalmente c'è differenza tra cinema e televisione, non ne ero davvero consapevole, ed è diventato un lavoro completamente diverso, perfino per me, ripensandoci a film finito. Il lavoro, l'industria dello spettacolo, il modo di vedere i film è cambiato completamente e questa esperienza me ne ha fatto rendere conto". Quanto appunto alla prima mondiale a Venezia, Kitano confessa la sua “assenza”:

"Sono un po' imbarazzato a dirlo, ma al festival ho preso un motoscafo per andare al Lido dove si svolge il festival e ho sbattuto la testa sulla barca. Quindi non ricordo molto, me ne vergogno. Quando c'è stata la proiezione, io ero presente con Omori e Asano, ma dopo che sono tornato non ricordavo niente di quello che è successo. Sono dovuto andare da un medico, mi hanno fatto una TAC e mi hanno detto che tutto si era risolto, ma è un po' imbarazzante dire questo, proprio per le persone coinvolte, che mi hanno chiesto come sia andata a Venezia e io non mi ricordo niente. Ma so che il film è stato accolto benissimo, anche se, pur vedendo alcuni video fatti da chi era presente, non ricordo nulla". Omori e Asano commentano: "Ci siamo divertiti così tanto insieme che il fatto che lui non ricordi nulla di quei momenti così divertenti è un po' scioccante". "Io ero molto ansioso di vedere la reazione del pubblico e come sapete la prima parte del film è seria e a quel punto capivi che si aspettavano il classico film di Kitano sulla yakuza. Ma quando è iniziata la seconda parte, non appena hanno iniziato a ridere, è cambiata l'atmosfera completamente. All'improvviso da quel momento in poi mi sono sentito a mio agio, molto tranquillo. C'erano giovani e meno giovani tra il pubblico ed era come se fossimo una famiglia che guardava questo film insieme. Quindi mi sono potuto unire a quelle risate e unirmi a questa sensazione familiare".

Riprende Omori: "Alla proiezione di Broken Rage è andata proprio così. Prima, quando siamo arrivati con le macchine, abbiamo capito che c'era una enorme aspettativa e una grande atmosfera. C'erano tantissime persone in fila quando siamo arrivati, soprattutto in Italia il signor Kitano ha tantissimi fan da tanto tempo, veri fan del suo cinema che venivano con le foto a chiedere autografi, con diverse foto di Takeshi e del signor Asano e qualcuno di tanto in tanto aveva anche una mia foto, ma in genere le foto che volevano farsi autografare erano tutte del signor Asano. E io le ho firmate col mio nome, mi dispiace per chi in Italia si aspettava un'altra cos! C'era davvero un'atmosfera fantastica". E a proposito di Asano, che interpreta il detective, ecco cosa ha raccontato sul film: "In Kubi ho avuto la possibilità di lavorare insieme al regista, Kitano, e anche al signor Omori, e noi tre insieme abbiamo fatto davvero delle cose molto interessanti e quindi ho pensato quando mi hanno offerto questo che forse avremmo anche potuto spingerci oltre. Avevo grandi aspettative anche su me stesso e quando ho letto la sceneggiatura ho pensato che fosse anche più di quanto mi aspettassi. Sono stato davvero molto sorpreso all'inizio, ma dopo aver guardato le parti serie e comiche, esaminando le due diverse sezioni, l'ho trovato molto interessante e allo stesso tempo ho pensato che ci sarebbero state tante cose nuove e diverse da sviluppare sul set in fase di riprese. All'inizio ero molto nervoso Ci sono state molte nuove sfide che abbiamo affrontato, che sono state davvero un buon allenamento per me, ma insieme al signor Omori e al regista, che sono sempre stati con noi, sono stato in grado di godermi appieno l'esperienza".

Nao Omori è l'altra metà del duo dei poliziotti: "Io interpreto il detective Fukuda e sono felicissimo di essere in un altro film del regista Kitano. È sempre stato divertente poter andare sul set, come ha detto anche Asano, noi tre insieme. Stare di fronte al regista che fa qualcosa di comico mette molta pressione pressione su entrambi. Ci siamo sentiti estremamente nervosi per questo. Cosa potevamo fare di fronte a lui? Lui non rideva molto per cui abbiamo pensato che ci avremmo riprovato, ancora e ancora, finché non fosse andato bene. E' stata una gioia andare sul set e abbiamo passato dei momenti felici nel fare questo film". Hakuruyu commenta così la sua esperienza: "Questo è il mio sesto film con Kitano e ha sia l'elemento serio che la parte comica. Quando ripenso a molto tempo fa, al mio lavoro con lui e poi guardo cosa ha fatto in televisione, penso sia proprio quello che lo ha portato ad essere in grado di arrivare a questo. Mi sono chiesto se potevamo spingerci tanto oltre, ma quando mi guardavo indietro, vedevo il regista Kitano con un giocattolo in testa o che indossava un costume in tv, anche questo genere di cose. Insieme, in un programma domenicale, mangiavamo il gelato e ci chiedevamo se magari potessimo inserire anche cose serie e quanto lontano potessimo spingerci. In un certo senso ho perso il controllo di me stesso ma lui rideva sempre in quei momenti. Io gli ho detto, dipende tutto da te, tu sei lo chef e io il tuo tagliere, fai quello che vuoi".

Montare il film per lo streaming ha cambiato la lunghezza del film, dice Kitano:

Sapevo già prima di girarlo che il film sarebbe andato in streaming in tv. Quando ho iniziato a montarlo, pensavo di avere circa due ore e mezza di film. Quando abbiamo finito di girarlo, però, lo montavo quasi come se stessi guardando la mia TV a casa. Ci sono stati molti casi in cui ho pensato che se fosse stato per il cinema, lo avremmo allungato un po', cinque minuti qui e cinque minuti là, ma poiché lo stavo montando come se fossi nel mio soggiorno, è diventato molto corto. Quindi ho notato davvero che anche se è la stessa storia con lo stesso tipo di atmosfera, cambia quando lo stai montando per lo streaming. Ero anche un po' preoccupato per la brevità e ho chiesto alla persona responsabile, che mi ha detto che andava bene così e non c'era bisogno di allungarlo. Quindi se avessi esteso ogni taglio di 10 secondi sarebbe stato della stessa lunghezza di un lungometraggio, ma poiché verrà guardato su dispositivi mobili o su schermi TV, sono rimasto piuttosto sorpreso da quanto sia diventato corto. Sono rimasto sorpreso da me stesso quando lo stavo montando.

Tra tutte le forme d'arte, Kitano predilige il cinema perché le contiene tutte: "Per quanto riguarda il cinema questo include ovviamente l'arte, la musica, la storia, tutte le diverse forme d'arte, il che lo rende così interessante. Se aggiungi colore a un romanzo, anche se guardi a quanti dettagli il romanziere ci inserisce, un dettaglio inserito solo in un momento nella forma visiva del film può raccontare l'intera storia. E quindi il cinema, in questo senso, penso davvero che sia davvero la forma d'arte più completa. Il mio lavoro in questi anni è qualcosa di cui sono molto contento. Se ci penso ora, ripensando al mio lavoro come comico su un palco e avendo fatto molte esperienze diverse nel corso degli anni, so che questo alla fine mi ha portato sulla strada del cinema. Potrebbe essere solo una riflessione a posteriori, ma penso che per me ora, il cinema sia il massimo, il medium in cui posso divertirmi di più come forma di intrattenimento. Potermi impegnare in tutto questo è per me motivo di grande gioia".

Il cinema è in continua evoluzione e Kitano, a 78 anni, ci sembra tutt'altro che scoraggiato sul suo futuro:

Il cinema in sé è illimitato, come genere è iniziato con i film muti, poi è passato al sonoro e poi alle diverse lunghezze e così via. Tutto è cambiato, il formato della pellicola e gli effetti sonori. Un tempo c'erano delle persone che sbattevano insieme oggetti per fare dei rumori o liberavano dei topi nel cinema. Il cinema come forma d'arte per intrattenere il pubblico ha fatto enormi sforzi, si è evoluto e ha fatto un sacco di cose, anche piuttosto creative e sfacciate in un certo senso. E quindi, guardandolo come un servizio da fornire al pubblico, ovviamente, è importante per noi averne consapevolezza. Dai 70 mm si è passati all'alta risoluzione, ai diversi effetti sonori che sono ora possibili e pensiamo a questo mentre sviluppiamo il film, a come vogliamo esprimerlo e mostrarlo al pubblico. Fino ad ora la sala cinematografica è stata al centro e abbiamo atteso con ansia che il pubblico andasse al cinema per vedere i nostri film. Quello era l'obiettivo principale, ma ora è cambiato, coi telefoni cellulari e i diversi mezzi elettronici, con lo streaming e così via, poiché ci sono stati molti sviluppi tecnologici. In questo tipo di intrattenimento, che tipo di metodi dovremmo usare? Questo è qualcosa su cui siamo davvero a un punto di svolta, che ci sta sfidando e ci sta interrogando anche su questo. Noi che ci siamo in mezzo, continueremo a fare tutto il possibile per affrontare nuove sfide.

Prima di salutarci, Takeshi Kitano commenta così Broken Rage: "Broken Rage per me è un film molto sperimentale, ma trovo che non sia così terribile. Forse non è eccellente, può darsi, ma al tempo stesso non credo che sia qualcosa per cui la gente rimpiangerà i soldi spesi per andare a vederlo. Ringrazio gli attori che sono con me oggi, hanno un grande talento e si sono impegnati molto per il film. Credo che siamo riusciti a produrre un buon prodotto per il mezzo a cui questo film è destinato e che possiamo continuare a svilupparlo in una nuova direzione e fare un altro film in futuro. Non vedo l'ora di farlo, sperando che possiate vedere anche questo".

Noi vi consigliamo caldamente di non perdere Broken Rage, il 13 febbraio su Prime Video, sicuri che vi sorprenderà e delizierà questa nuova evoluzione nell'opera di un maestro del cinema come Takeshi Kitano.

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  • Saggista traduttrice e critico cinematografico
  • Autrice di Ciak si trema - Guida al cinema horror e Friedkin - Il brivido dell'ambiguità
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